“Ci sono i ladri”. Deve essere stato questo, in sintesi, il contenuto della chiamata giunta al 113 alle prime luci dell’alba. A comporre il numero di emergenza è stato il proprietario di una villa che si affaccia sulla strada che conduce ad Arnesano che non ha esitato a chiamare la Polizia, insospettito da alcuni rumori.
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 4.30, quando sul posto è intervenuta una volante. Gli agenti hanno immediatamente notato il cancello di ingresso semiaperto e nel vialetto un’auto di grossa cilindrata con il cofano aperto e il motore ancora caldo.
La perquisizione della macchina ha solo confermato i sospetti. I poliziotti, infatti, hanno rivenuto un carrello in metallo a due ruote, una pistola giocattolo con il tappo rosso, nascosta in un bauletto all’interno del bagagliaio e un portafoglio contente documenti di riconoscimento del proprietario dell’auto. Un passo falso non da poco che ha consentito agli uomini in divisa di chiudere immediatamente il cerchio, anche se “fisicamente” l’autore del tentato furto ancora non è stato rintracciato.
L’arrivo della volante, infatti, ha messo in fuga il ladro, costretto a scegliere tra rischiare di essere acciuffato o abbandonare tutto, anche la carta di identità, dove i poliziotti hanno letto l’indirizzo del ladro. A quel punto hanno bussato alla porta della sua abitazione, a vuoto.
La porta era aperta, le chiavi ancora inserite nella serratura e le luci erano accese, ma del proprietario non c’era nessuna traccia. È introvabile.
Il proprietario dell’auto, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine, è stato indagato in stato di irreperibilità per tentato furto aggravato e violazione di domicilio.
Come se non bastasse, durante il sopralluogo i poliziotti hanno trovato, a pochi passi dal garage, un grosso piede di porco e due cacciaviti, utilizzati per forzare una porta che conduceva ad una stanza adibita a deposito.