Nel pomeriggio di ieri su segnalazione di un furto in un appartamento giunta al “113”, il personale della sezione Volanti della Polizia è intervenuto in zona Rudiae-Ferrovia a Lecce dove è stata notata una “Renault Scenic” nera, con una persona alla guida, ferma al centro della strada, che ha impedito ad altri veicoli di svoltare. Sebbene non ci fossero, al momento, elementi diretti a sospettare, gli agenti hanno preso il numero di targa del veicolo, invitando il conducente a spostarsi per consentire il transito della Volante.
Giunti nei pressi dell’abitazione segnalata, i poliziotti hanno notato che il cancello metallico di accesso al cortile era socchiuso ed una finestra aveva un vetro in frantumi. Gli agenti sono entrati, quindi, nell’abitazione e si sono diretti verso una stanza della casa dalla quale provenivano dei rumori provocati da un individuo che si stava calando dal balcone per poi fuggire in direzione della ferrovia.
Il soggetto, poi identificato per D.P. G, 35enne leccese, è stato fermato, dopo una lunga fuga a piedi, da un secondo equipaggio della Polizia che gli ha trovato addosso un paio di guanti da meccanico (usati probabilmente per non lasciare impronte), un cacciavite di grosse dimensioni, nascosto all’altezza della schiena ed infilato nella cinta dei pantaloni, verosimilmente utilizzato per forzare la finestra ed accedere all’interno dell’abitazione, un Walkie-Talkie acceso e perfettamente funzionante, oltre ad un telefono cellulare. Nella tasca del giubbotto, inoltre, è stata ritrovata una refurtiva consistente in una custodia per gioielli contenente tre medaglie in bronzo commemorative, un rotolino di carta con 30 monete da cinque lire (vecchio conio), un orologio da polso placcato in oro, privo di cinturino, marca “Lanco” non funzionante.
Tenuto conto delle circostanze e del rinvenimento del Walkie-Talkie, reputando che questo poteva essere usato per comunicare con un complice che doveva trovarsi a breve distanza, gli agenti hanno deciso di effettuare accertamenti sulla vettura incrociata al loro arrivo. Individuato l’uomo visto alla guida, che veniva identificato per C.E., 49enne leccese, gli agenti hanno proceduto ad una serie di verifiche, riscontrando che sul cellulare in uso all’uomo vi era registrato il numero dell’altro fermato e che gli stessi si erano sentiti più di una volta, proprio in coincidenza con l’orario del furto.
A seguito di ciò si è proceduto ad ulteriori controlli che hanno consentito di ritrovare, all’interno dell’abitacolo della vettura in uso all’uomo, arnesi atti allo scasso, una cesoia, un coltello, oltre ad una torcia, un fischietto ed un binocolo. L’uomo, inoltre, ha consegnato ai poliziotti il caricabatteria di una ricetrasmittente che risultava essere della stessa marca “Avidsen s.r.l.” e compatibile alla ricetrasmittente in possesso del suo complice. I due uomini sono stati arrestati poiché colti nella flagranza del reato di furto in abitazione in concorso tra loro e sottoposti al regime degli arresti domiciliari, mentre la refurtiva ritrovata è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.