Tragedia sul cielo di Gemini, errore umano o guasto tecnico dietro la caduta dell’ultraleggero?


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Da un lato c’è il Salento che piange per la tragedia in cui hanno perso la vita Tommaso Arbace, noto imprenditore 73enne di Gagliano del Capo e Gianluca Causo, artigiano 42enne di Melissano, dall’altra ci sono le indagini avviate per fare luce sull’incidente avvenuto sul cielo di Gemini, frazione di Ugento.

Grandi appassionati di volo, i due sono stati ‘traditi’ dal biposto modello “Freccia”, un gioiellino di tecnologia realizzato in carbonio e vetroresina, che è precipitato improvvisamente. Qualcosa in volo è andato storto: quando le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 16.30, l’ultraleggero ha perso quota, schiantandosi al suolo a pochi passi dalla provinciale. Per il pilota e il passeggero non c’è stato più nulla da fare.

Il mezzo non ha preso fuoco, come si era pensato in un primo momento, ma l’impatto violentissimo è stato fatale. Quello che resta dell’ultraleggero precipitato, intanto, è stato sottoposto a sequestrato.

L’allarme è scattato subito. Qualcuno che ha assistito alla scena ha attivato la macchina dei soccorsi. In pochi minuti la zona è stata illuminata dalle sirene dei Vigili del Fuoco, delle ambulanze del 118 e dei Carabinieri della stazione locale che, insieme ai colleghi della Compagnia di Casarano, stanno effettuando le indagini.

Errore umano o guasto tecnico?

Saranno i rilievi tecnici a cercare di capire l’esatta dinamica dell’accaduto, se si sia trattato di un errore umano, una manovra sbagliata nonostante l’esperienza di chi si trovava al volante o di un guasto tecnico che è costato caro ai due occupanti. Al momento l’ipotesi più accreditata dagli investigatori è quella dell’errore umano in fase di manovra.

I corpi senza vita di Arbace a Causo si trovano nella camera mortuaria dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in attesa dell’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore come disposto dal Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci.

Nel frattempo, è stato nominato un perito, il colonnello Alfredo Caruso dell’aereonautica militare, a cui spetterà il compito di approfondire le cause della tragedia. Il consulente ha già effettuato un primo sopralluogo sul posto.