Arrivano tre condanne per due rapine alle banche, usando il metodo della “spaccata”. Al termine del processo, il giudice monocratico Francesca Mariano ha inflitto la pena di 2 anni (con rito abbreviato) a Salvatore Carmelo Crusafio, 45enne, di Matino; Eros Fasano, 57 anni, di Alliste e Lucio Sarcinella, 24enne, di Casarano. È stato, inoltre, disposto il risarcimento del danno in separata sede, in favore dei proprietari dei mezzi rubati.
Il collegio difensivo composto dagli avvocati Biagio Palamà, Simone Viva, Mario Coppola e Ladislao Massari potrà presentare ricorso in Appello.
I tre imputati rispondevano di due rapine avvenute con la tecnica della spaccata, tentando di scardinare la vetrata con una pala meccanica e di asportare il bancomat che avrebbero poi posizionato su un furgone Fiat Ducato, usato per allontanarsi.
La prima, avvenuta il 18 marzo 2017 presso la filiale della Banca Popolare Pugliese di Tuglie, fruttò la somma di 34mila euro. Poi, c’è quella “tentata” a Matino, il 27 aprile, presso la postazione bancomat dello stesso istituto di credito, non riuscita per l’intervento di una guardia giurata, insospettita da strani movimenti in piena notte.
I tre autori delle “spaccate” alle banche furono individuati, attraverso una serie d’intercettazioni relative alla maxi inchiesta Diarchia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sull’omicidio di Augustino Potenza e sul tentato omicidio di Luigi Spennato.