Tre rapine in poche ore portano i carabinieri al campo Panareo: arrestato 26enne tradito dall’accento


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Cercare di dare volti e nomi ai responsabili dei reati più comuni, pericolosi e irritanti – quello delle rapine e dei furti – non è compito facile per gli uomini delle forze dell’ordine, che questa volta avevano una traccia forte da seguire. L’inflessione slava della voce di uno dei malviventi e il dettaglio, non trascurabile, della targa utilizzata nei colpi hanno condotto i carabinieri dritti, dritti nel Campo Panareo, alla periferia di Lecce.
 
Nel giro di qualche ora dall’ultimo colpo, vari equipaggi in uniforme e in abiti civili della compagnia di Lecce e Campi Salentina, coordinati dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Lecce hanno letteralmente accerchiato il campo, cercando quelle prove che potessero confermare i sospetti raccolti sia visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi rapinati, sia ascoltando le testimonianze fornite dalle persone che hanno assistito loro malgrado alla consumazione dei delitti.
 
La perquisizione non è stata vana, ma ha permesso di ritrovare una Opel Zafira, di colore grigio scuro, priva di targa, risultata rubata il 5 dicembre ad un cittadino albanese residente a Lecce e utilizzata dai malviventi per le rapine. A finire nei guai, invece, è Saljaj Senad, 26enne nato in Montenegro arrestato per “rapina aggravata in concorso”. Il giovane è stato riconosciuto dall’abbigliamento e da alcuni particolari fisici come uno degli autori delle rapine.
  
In arresto, per “detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “detenzione abusiva di armi”, invece, Hajdari Soni, classe 1994, attualmente detenuto ai domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti. Il 22enne è stato trovato in possesso di 16 dosi di cocaina per un peso complessivo di 6,5 grammi e una cartuccia per pistola cal. 7,65. 
 
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Lecce.