Una coltellata al cuore, così è morto Daniele Battistini. Accanto al corpo un cortello


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Una coltellata al cuore: è morto così Daniele Battistini, il 26enne di Nardò di cui non si avevano più notizie da domenica pomeriggio. Le speranze di trovare lo studente sano e salvo si sono infrante questo pomeriggio, quando il suo corpo senza vita è stato ritrovato a Porto Selvaggio, dove si erano concentrate le ricerche nelle ultime ore. Un luogo caro al 26enne uscito da casa per fare una passeggiata al mare e scomparso nel nulla.

La famiglia in questi giorni lo ha cercato disperatamente, ha girato in lungo e in largo strade e vicoli di Gallipoli, seguendo il segnale del cellulare nell’illusione che le celle telefoniche potessero condurre al ragazzo. Poi il nulla. Quando la batteria si è scaricata il telefono si è spento e la paura che potesse essere successo qualcosa è diventata più forte fino al drammatico epilogo che ha gettato sul Salento un velo di tristezza.

Il ritrovamento

Daniele era disteso per terra, in una pineta in località “Punta La Lea” a pochi metri da un sentiero sterrato. Non era nascosto dalla vegetazione, anzi i Vigili del Fuoco impegnati nelle ricerche lo hanno notato subito. Pare che avesse addosso gli stessi vestiti indossati il giorno della scomparsa. Di sicuro, aveva con sé lo zaino nel quale aveva infilato pochi oggetti come l’Mp3, una felpa e il telefono cellulare ritrovato dagli uomini delle forze dell’ordine insieme al portafoglio. Dettaglio che fa escludere la rapina finita male.

Il coltello accanto al corpo

Al momento non è dato sapere cosa abbia spezzato il futuro del 26enne, iscritto all’ultimo anno di Scienze Infermieristiche a Lecce, ma stando alle prime indiscrezioni circolate accanto al corpo sarebbe stato trovato un coltello da cucina, compatibile con i segni che il medico legale Roberto Vaglio ha notato sul petto. La mano sporca di sangue.

Le ipotesi

È ancora troppo presto per poter stabilire se si sia trattato di un suicidio o se qualcuno abbia ucciso Daniele per ragioni, al momento, sconosciute. Saranno il tempo e gli approfondimenti a svelare altri particolari sulla morte del giovane, anche se la pista più accreditata dagli investigatori è quella di un gesto estremo del 26enne, deciso a togliersi la vita.

Il luogo raggiunto dalle forze dell’ordine

Sul posto sono giunti i carabinieri di Nardò e del Reparto Operativo – Nucleo Informativo di Lecce e come detto il medico legale, Roberto Vaglio che ha effettuato una prima ispezione cadaverica per capire le cause del decesso. Sul caso indaga la Procura con il Pm Maria Vallefuoco.