Adulteravano il vino con la complicità di aziende nazionali? Ministero delle Politiche Agricole chiede di costituirsi parte civile

In mattinata, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, è iniziata l’udienza preliminare relativa all’inchiesta “Ghost Wine”.

Al via l’udienza preliminare “Ghost Wine” con 61 imputati, nell’ambito dell’inchiesta sul vino adulterato ma venduto per biologico, anche grazie al coinvolgimento di aziende nazionali.

In mattinata, dinanzi al gup Giulia Proto, alla presenza del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e del sostituto procuratore Donatina Buffelli e di un nutrito collegio difensivo, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, ci sono state ben 12 richieste di costituzione di parte civile. Anzitutto il Ministero delle Politiche Agricole e la Camera di Commercio di Lecce e Taranto. E poi, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e numerose associazioni di consumatori.

Inoltre, l’azienda vinicola Megale Hellas srl, con sede legale a San Pietro Vernotico, attraverso l’avvocato Luisa Pesce del Foro di Asti, ha chiesto l’incidente probatorio e di disporre una perizia d’urgenza per verificare la qualità del vino ancora sotto sequestro.

Il giudice si è riservato su tutte le questioni preliminari ed ha rinviato al 23 settembre.

La richiesta di rinvio a giudizio

Nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura compaiono i nomi di: Rocco Antonio Chetta, 66 anni di Lequile; Antonello Calò, 66 anni, di Copertino; Giuseppe Caragnulo, 60 anni, di San Donaci; Vincenzo Laera, 39 anni, di Mesagne; Antonio Domenico Barletta, 58 anni, residente a Lecce, Luigi Ricco, 55 anni, di San Ferdinando di Puglia.

E poi, Pietro Calò, 27 anni; Giovanni Luca Calò, 51enne e Cristina Calò, 57 anni; Susanna Calò, 36 anni (tutti di Copertino); Simone Caragnulo, 24 anni, di San Donaci; Antonio Ilario De Pirro, 52 anni, di Nardò. E ancora, Tommaso Vantaggiato, 42enne di Racale; Vincenzo Morrone, 32 anni di Cesa (Caserta); Santo Aimone, 67 anni e Giovanni Aimone, 35 anni, entrambi di San’Antimo (Napoli); Vincenzo Bevilacqua, 42 anni di Capaccio Paestum (Salerno); Rosario Aurigemma, 59enne di Pontecagnano Faiano (Salerno); Giuseppe De Bari, 57 anni di Molfetta; Nicola Suglia, 57 anni di Noicattaro; Giovanni Tornese, 31 anni di Copertino; Stefano Troncone, 41 anni di Veglie; Antonio Caragnulo, 58 anni di San Donaci; Daniela Gravili, 44 anni di Cellino San Marco; Salvatore Mazzotta, 56 anni di Trepuzzi; Renato D’Auria, 54enne di Ortona (Chieti); Cosimo Campanella, 37 anni di San Pietro Vernotico; Dario Bardi, 33 anni di Cellino San Marco; Oronzo Pezzuto, 37 anni di Surbo; Antonio De Iaco, 64 anni di Alliste; Michele Brattoli, 70 anni di Trinitapoli; Bruno Lucio Damiani, 64enne di Trinitapoli; Fabio De Pirro, 57 anni di Galatina; Francesco Libertini, 56 anni di Lizzanello; Roberta Elisabetta Trande, 52 anni di Lecce; Simone Nestola, 35 anni di Copertino; Giacomina Tavani, 42 anni di Lizzanello; Marta Abbracciavento, 40 anni di Lecce; Francesco Ciotola, 64 anni di Cutrofiano; Antonio D’Oro, 50 anni di Bonito (Avellino); Giuseppe Dell’Aversana, 42 anni di Orta di Atella (Caserta); Marinella Carcagna, 51 anni di Lecce; Alessandro Botter, 48 anni di Jesolo; Arnaldo Botter, 84 anni di San Donà di Piave (Venezia); Salvatore Ditta, 60 anni di Campobello di Mazara (Trapani); Dolores Grassi, 68 anni di Lequile; Rosa Penza, 49 anni di Barletta; Pasquale Casto, 58 anni, originario di Cerignola; Antonio Bruno, 67 anni di San Ferdinando di Puglia.

Inoltre, risultano indagate dieci aziende vinicole, sia locali che nazionali: Agrisalento srl. con sede legale a Copertino; Enosystems Srl con sede legale a Copertino; Megale Hellas srl con sede legale a San Pietro Vernotico; Società Agricola Chora, s.s. con sede in San Donaci; Casa Vinicola Botter Carlo e C, s.p.a. con sede in Fossalta di Piave; C.I.B. Industry s.r.l. con sede legale a Roma; C.C.I.B. Food Industry s.r.l.con sede legale a Roma; C.I.B. Food Industry Srl con sede legale a Lequile; Bevande Concentrati Succhi e Zuccheri srl, in liquidazione con sede legale a Roma; G.C. 1916 Srl con sede legale a Lequile; Gestione Partecipazioni Societarie srl, con sede legale a Roma e P.S.G. Partecipazioni Societarie Gestite srl, con sede legale a Roma. Rispondono di: associazione a delinquere, frode nell’esercizio del commercio; riciclaggio.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Francesco Vergine, Riccardo Giannuzzi, Amilcare Tana, Massimo e Riccardo Manfreda, Francesca Conte, Luigi Rella, Mario Urso, Ubaldo Macrì, Anna Centonze, Massimo Pagliaro, Donata Perrone, Stefano Chiriatti, Rolando Manuel Marchionna, Roberto D’Ippolito.

Le indagini

Le indagini condotte dai Nas di Lecce portarono l’11 luglio 2019 all’arresto di 11 persone. Le attività investigative hanno permesso di sgominare tre associazioni a delinquere in provincia di Lecce, per certi versi complementari tra loro, che avevano messo in atto un sistema commerciale che permetteva di ottenere prodotto vinoso a basto costo, commercializzato successivamente come di qualità o addirittura biologico, Doc e Igt.

L’inchiesta ha preso il via da un controllo a un’azienda all’interno della quale sono state trovate dai Carabinieri, enormi sacche di zucchero.



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