Veliero intercettato dalla Gdf al largo di Capo D’Otranto: a bordo c’erano 62 migranti siriani


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Soccorsi oltre sessanta siriani, tra cui due minori. Un’imbarcazione è stata intercettata alcune miglia al largo di Capo D’Otranto da un mezzo navale del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari. L’operazione è stata condotta alle 19.30 di ieri dal Guardacoste G. 207 Cortile della Sezione Operativa Navale di Manfredonia durante un’attività di pattugliamento a protezione delle frontiere marittime dell’Unione Europea, finalizzata al contrasto dei traffici illeciti via mare diretti verso le coste italiane. In particolare, nel corso di una missione nelle acque del basso Adriatico e del mar Ionio, i finanzieri avvistavano un’imbarcazione a vela con a rimorchio un piccolo battello, proveniente dal largo, che dirigeva verso la costa, con sole due persone che la conducevano, visibili all’esterno.

Ciò che ha insospettito i militari è stata la linea di galleggiamento della barca a vela, che evidenziava un notevole carico a bordo. Per tale motivo l’unità delle Fiamme Gialle si era avvicinata per eseguire un controllo più accurato. I finanzieri saltavano a bordo, accertando la presenza di numerosissime persone mentre gli scafisti venivano immediatamente isolati. Dopo aver fornito la prima assistenza ai migranti – i quali hanno dichiarato di aver pagato circa 5mila per il viaggio – le Fiamme Gialle scortavano il veliero, in buone condizioni di navigabilità, agli ormeggi della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Otranto dove, in banchina, precedentemente allertati, erano già pronti in attesa i dispositivi di accoglienza ed assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce.

Si tratta – complessivamente – di 62 cittadini extracomunitari, di cui 60 uomini adulti e due minori di 10 e 16 anni che viaggiavano da soli, di presunta nazionalità siriana, tutti  apparsi in buone condizioni di salute anche se visibilmente provati dalla navigazione, durata almeno 5 giorni. L’imbarcazione, presumibilmente partita dalle coste della Turchia, di un certo pregio, con doppia timoneria e pilota automatico, lunga circa 15 metri, monoalbero di colore bianco con striscia blu, denominata “NEIGHBOURS”, battente bandiera americana, veniva sottoposta a sequestro.

I due scafisti, di nazionalità georgiana, di 37 e 38 anni d’età, risultati marinai di professione, all’esito dell’attività di polizia giudiziaria svolta in collaborazione con il “pool antimmigrazione interforze” della Procura della Repubblica di Lecce, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Il descritto modus operandi del traffico di migranti con imbarcazioni da diporto, a vela o a motore, provenienti dalla Turchia, è un fenomeno ormai consolidatosi negli ultimi mesi, che riguarda anche la Sicilia e la Calabria. I migranti con una certa disponibilità economica, sono disposti a pagare anche sino a 8mila a persona pur di viaggiare in sicurezza e certamente più “comodi”, rispetto ai viaggi sui barconi precari che partono dalle coste della Libia.