Non ha saputo resistere alla sua “passione” per lo sport, ma essersi avvicinato “troppo” al campo sportivo intitolato a Giuseppe Capozza, dove era in programma una partita valevole per il campionato regionale di eccellenza, è costata ad un 56enne di Casarano un deferimento in stato di libertà. Gli uomini in divisa hanno contestato all’uomo, già sottoposto a un Daspo per la durata di due anni, l’accusa di “violazione del divieto di accesso dove si svolgono le manifestazioni sportive”. Ma andiamo con ordine.
I fatti
Il 56enne – Socio-consigliere della squadra di calcio del Casarano – era stato sottoposto, il 15 settembre scorso, ad un Daspo – la discussa misura prevista dalla legge italiana al fine di contrastare il fenomeno della violenza, soprattutto negli stadi. Per due anni, quindi, non avrebbe potuto avvicinarsi ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive nelle due ore precedenti all’appuntamento. Divieto che è stato trasgredito. I carabinieri della locale stazione, infatti, lo hanno pizzicato domenica 5 novembre all’interno della zona spogliatoi del campo comunale dove alle 14.30 era in programma la partita di calcio Casarano-Barletta, valevole per il campionato regionale di “eccellenza”.
Insomma, il 56enne ha violato il divieto di accedere, nelle due ore antecedenti, ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive e per questo è stato deferito in stato di libertà. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto dai militari della locale stazione.