La legalità come costume di vita, alla salentina Annatonia Margiotta il ‘Premio Pio La Torre’

Il riconoscimento, consegnato presso Palazzo Malvezzi, a Bologna, il 13 settembre scorso, è promosso da Avviso Pubblico, Cgil e Fnsi.

Per l’impegno profuso nel promuovere e nel diffondere la cultura della legalità e della responsabilità civile‘. Con questa motivazione, ad Annatonia Margiotta, funzionaria della Regione Puglia per la Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni e Antimafia Sociale, pedagogista salentina, scrittrice, donna impegnata a livello sociale e istituzionale, è stato conferito il premio per la Legalità ‘Pio La Torre‘ nel corso della settima edizione dell’ evento.

Il riconoscimento, consegnato presso Palazzo Malvezzi, a Bologna, il 13 settembre scorso, è promosso da Avviso Pubblico, Cgil e Fnsi, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e vuole valorizzare casi di alto valore civile e politico aventi come protagonisti sindacalisti, amministratori locali, dipendenti pubblici e giornalisti che si sono distinti nel contrasto a mafie, corruzione e illegalità.

Non una data qualsiasi quella del 13 settembre, dal momento che proprio quel giorno del 1982 la Gazzetta Ufficiale pubblicó il testo della legge n. 646, meglio nota come legge Rognoni-La Torre, con la quale per la prima volta veniva introdotto nell’ordinamento italiano il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso e  veniva stabilita la confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da parte di coloro che si erano macchiati di tali reati. Un’ autentica rivoluzione nella lotta alla mafia che costò la vita all’ indumento e indimenticabile Pio La Torre.

La VII edizione del Premio

Nel corso dell’ evento, ai saluti di Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, hanno fatto seguito gli interventi di Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia e Presidente della giuria del premio; Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico; Emilio Miceli, responsabile nazionale delle politiche della legalità della Cgil e Mattia Motta, giornalista e consigliere nazionale della Fnsi. A presiedere Stefania Pellegrini, direttrice del Master in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alle mafie” dell’Università di Bologna oltre che membro della giuria.

Annatonia Margiotta è una personalità molto conosciuta in Puglia; nel corso degli ultimi anni ha pubblicato due libri. Dopo l’esordio con Frammenti di vita pendolare, in cui ha raccontato con la curiosità tipica dei ricercatori sociali l’umana quotidianità di chi è costretto a lunghi spostamenti prima per raggiungere il luogo di lavoro e poi per rientrare in famiglia, ha pubblicato ‘Disabilitá e inclusione sociale, una sfida comune. Il racconto di una madre‘, un’opera letteraria in cui sono state affrontate le problematiche relative alla disabilità adottando non solo l’approccio della Pedagogia speciale e sociale (che mira a stimolare una formazione globale della personalità e favorisce l’inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali) ma anche la sensibilità di una madre che vive le tematiche di cui parla.

Ad essere premiati insieme ad Annatonia Margiotta anche Renato Natale, sindaco di Casal di Principe e Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena.