‘Beethoven 250’ al Chiostro dei Teatini: l’Associazione Festinamente celebra il compositore di Bonn


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Un compleanno speciale va sempre festeggiato anche quando celebra i natali di personaggi che non hanno certo bisogno di un genetliaco per essere ricordati.

È il caso di Ludwig van Beethoven di cui ricorre, in questo 2020, il 250mo anniversario della nascita.

Ludwig van Beethoven

Questa sera, venerdì 28 agosto alle ore 21, presso il Chiostro dei Teatini a Lecce all’interno di “Teatini Estate”, rassegna culturale del Comune di Lecce, l’Associazione Festinamente organizza “Beethoven 250 – Quinta e Sesta Sinfonia”, un concerto in onore del genio compositore di Bonn,

Il concerto è il primo della rassegna musicale 2020 curata da Festinamente con la direzione artistica di Eraldo Martucci ed il coordinamento artistico di Maria Agostinacchio. In programma la Quinta e Sesta Sinfonia nell’originale adattamento per due pianoforti a quattro mani e strumenti solisti.

Protagonista sarà l’Ensemble Seraphicus, diretto da Lorenzo Baglivo, composto da Emanuele Balsamo, Alessandra Gallo, Christian Greco, Giorgio Manni, Alberto Manzo, Sara Metafune, Andrea Rucco e Nicoletta Vaglio (pianoforte); Chiara Rucco e Pierluigi Balena (flauto); Marco Margarito (oboe); Lucaleonardo Bove (clarinetto); Valentina Bove e Mirco Della Rocca (fagotto).

Parte dell’incasso del concerto sarà donato alla Comunità Emmanuel.

Beethoven

Ludwig van Beethoven, figlio di un tenore alcolizzato e violento, nasce nel 1770 a Bonn in Germania. La sua è una famiglia numerosa ma solo tre dei sette figli superarono la prima infanzia.
Il padre Johann condizionò la sua vita così come la condizionarono la sordità e l’incapacità di accettare regole e comportamenti sociali.

All’età di 14 anni, Ludwig inizia ad esibirsi come organista al servizio del nuovo arcivescovo della cappella di Bonn. Questo gli permise di approfondire gli studi e di recarsi a Vienna, dove conobbe Mozart e Haydn, due figure importanti nella sua vita. Così come importanti furono i suoi sostenitori che consentirono al giovane Ludwig di proseguire negli studi.

Una figura significativa nella vita di Beethoven è il principe Lichnowsky, un aristocratico incontrato durante un viaggio e che dall’anno 1800 inizia a corrispondergli una borsa di studio di circa 600 fiorini all’anno.

In una lettera del 1805 il compositore lo definiva “uno dei miei amici più fedeli e promotori della mia arte.”

L’amicizia tra i due continua fino all’ottobre del 1806, quando una lite furibonda mise fine alla loro amicizia.

In un biglietto indirizzato a Lichnowsky, Ludwig van Beethoven scrisse la frase divenuta famosa:

“Principe, ciò che siete, lo siete in occasione della nascita. Ciò che sono, lo sono per me. Principi ce n’è e ce ne saranno ancora migliaia. Di Beethoven ce n’è soltanto uno.”

La musica di Beethoven

Non si può dire che ogni partitura del genio compositore non sia un mondo nuovo, da visitare con sguardo, ogni volta, rinnovato e diverso.

Alcuni studiosi hanno confutato e rifiutato ogni luogo comune legato a Beethoven, riesaminando da capo ogni partitura per raccontare quanto egli sia contemporaneo nella sua natura e nel suo linguaggio, cantore di ogni antica e odierna solitudine.

Questa sera nella splendida cornice del Chiostro dei Teatini l’Ensemble Seraphicus, diretto da Lorenzo Baglivo, eseguirà nell’originale adattamento per due pianoforti a quattro mani e strumenti solisti, due tra le più celebri sinfonie del classicismo musicale.

Di Ludwig van Beethoven saranno interpretate le Sinfonie Quinta e Sesta, considerate capolavori assoluti nella storia della musica occidentale.