Benvenuti a ‘Xylellaland’: gli artisti salentini in scena a difesa del territorio


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La terra toa, amala e difendila”. Ciò che i Sud Sound System intonano nel loro ormai arcinoto brano dal titolo ‘Le Radici ca tieni’, non deve rappresentare solo un semplice motivetto da canticchiare in macchina. O sotto la doccia. Sarebbe bello se tutti, nel nostro piccolo, imparassimo ad approfondire gli argomenti, i problemi, le notizie lette sui media. Occorre informarsi. Cogliere da vicino il de profundis, da bravi cittadini attivi e consapevoli dei mali contemporanei. Nandu Popu, che del gruppo salentino ne è uno dei componenti, lo sottolinea con forza prendendo spunto dall’emergenza Xylella. L’occasione? Semplice. Uno spettacolo multiforme che connette danza, musica e teatro, nel quale artisti di varie generazioni esprimono – sottoforma di parodia – il dramma del momento. Tante raffigurazioni al fine di sensibilizzare i leccesi sulla tragica problematica che sta mettendo in ginocchio agricoltori e vivaisti della provincia. Signori, benvenuti a “Xylellaland”.

O meglio, “Xylellaland/Tarantule”. Nasce dall’ingegnosa coreografia ideata da Toni Candeloro con l’obiettivo di mettere in scena la plasticità dell’uomo salentino assieme alla sua storia contemporanea. «Un’opera di riflessione per garantire a noi e alle future generazioni la protezione del nostro territorio – dice Candeloro nella conferenza di presentazione odierna, avvenuta a Palazzo Carafa, che ha illustrato ai giornalisti i dettagli dell’evento – sebbene non racconteremo la morte di un ulivo. Ed ecco quindi che un piccolo “esercito” di cultori dell’arte si dona per qualcosa d’importante, proponendo repertori intelligenti».

Questi i protagonisti che si esibiranno al Teatro Romano di Lecce, mercoledì 9 settembre: Nandu Popu; Mauro Durante (tamburellista e violinista del Canzoniere Grecanico Salentino); Silvia Perrone (danzatrice del Canzoniere Grecanico Salentino); Andrea Padova (pianista e compositore); Bruno Barillari (fotografo); Totò Mininanni (architetto); Marco Povero (sommelier); Sandra Del Bene (psicoterapeuta). E poi ancora il giovane talento undicenne, percussionista, Giulio D’Orazio. I danzatori saranno: Antonietta Buccolieri, Elisabetta Podo, Sofia Lupo, Andrea Piras, Flavio Alberto Valentino, Tim Baro Godefroy.   

«La conoscenza dell’ulivo ci è stata donata da greci durante il dominio messapico. Non dobbiamo rintanarci nello stato di turisti a casa nostra – sottolinea invece Nandu Popu – bensì recuperare l’attitudine a vivere la campagna, tornandone padroni. Gli ulivi siamo noi stessi. A noi tocca curarli. Si tratta di un arbusto che senza lavoro umano non produrrà mai frutto. Ulivi malati? Sacrilegio. Forse la colpa ricade nei disserbanti che hanno saturato i terreni. Anche Carmelo Bene lo diceva: dobbiamo somigliare a degli ulivi», ha riferito alla stampa il cantante.

Federica Tornese, direttore di produzione dello spettacolo, e l’assessore Luigi Coclite, ricordano che l’evento s’inserisce a pieno titolo nel cartellone di Lecce Capitale della Cultura Italiana 2015. «Allertiamo la società civile accendendo un faro – dichiarano – con un auspicio. Bissare lo show ma col titolo “ex Xylellaland”». Ce lo auguriamo tutti, a dire il vero.