Il corpo al centro dell’arte, a Cursi il festival “Corpi Celesti”


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Il 1° e 3 agosto, Palazzo De Donno a Cursi si trasforma nel palcoscenico di Corpi Celesti, un festival multidisciplinare dedicato alla fotografia, alle arti visive e performative. Promosso dall’Ecomuseo della Pietra Leccese e 34° Fuso nell’ambito del progetto Luoghi Comuni della Regione Puglia, l’evento indaga il corpo umano come strumento di espressione, cambiamento e riflessione. Le mostre fotografiche saranno visitabili fino al 31 agosto con ingresso libero.

Un viaggio attraverso il corpo come manifesto
Corpi Celesti, che nasce come spin-off del festival Intrance del 2021, è curato dall’artista visiva e fotografa Alessia Rollo. L’evento mette al centro una riflessione collettiva sul corpo, inteso non solo come organismo biologico, ma come vero e proprio manifesto di azione e pensiero.

Attraverso un ricco programma di mostre, performance, proiezioni e talk, il festival si propone di mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi che condizionano il nostro modo di percepirci e relazionarci.

In un’epoca di forti tensioni sociali e politiche, il corpo ritorna a essere un mezzo cruciale di comunicazione e protesta. Il festival lo esplora come spazio politico, sociale ed economico, un luogo-simbolo che racconta la nostra evoluzione e il modo in cui ci rappresentiamo nel tempo.

Le mostre: nove sguardi sul corpo

Il percorso espositivo, allestito a Palazzo De Donno e al Parco Rimembranze, presenta nove progetti fotografici che esplorano il corpo come terreno di affermazione, ritualità e trasformazione.

Alessandro Gattuso in La Candelora a Montevergine documenta un rito queer e religioso.

Grace Martella con Memorie del transitare offre un racconto intimo sulla transizione di genere.

Alejandra Carles-Tolra esplora il legame tra sport e identità con The Bears, un ritratto di una squadra femminile di rugby.

Gloria Oyarzabal con Woman go no’green offre una prospettiva femminista e de-coloniale.

Federico Estol in Héroes del Brillo trasforma i lustrascarpe di La Paz in supereroi urbani.

Ornella Mazzola racconta il mondo femminile attraverso la memoria familiare siciliana in Females, a Sicilian story.

Rubén H. Bermúdez riflette sull’identità afrodiscendente in Spagna con E tu, perché sei nero?.

Roberto M. Tondopó intreccia lutto e ritualità messicana in Transito, in the name of the Glorious San Sebastian, parlando di mascolinità non conformi.

Myrto Papadopoulos indaga la vita delle donne Pomak in Tracia con Spirits unseen.

Rossella Piccinno con Viaggio della sposa e interramento compie un gesto performativo sulla libertà femminile.

Il programma del festival

Venerdì 1° agosto
Alle 17.30 si inizia con il laboratorio My Body, My Choice di Gaia Barletta. Alle 20.00 l’inaugurazione ufficiale delle mostre, seguita da una performance di tango terapia in Piazza Pio XII. Alle 21.15, l’artista Alessia Rollo dialoga con Grace Martella, Rossella Piccinno e Claudia Mollese nell’incontro “Il corpo come geografia del personale”. La serata continua con la rassegna di cortometraggi Corpi Mutanti, Corpi Migranti in collaborazione con la Festa di Cinema del reale e si chiude con il DJ set di Giovanni Antonaci.

Domenica 3 agosto
Alle 20.45, È di qua? è un reading performativo di Andjelka Vulić sull’esperienza della migrazione. Alle 21.30, L’io Minimo. Operetta elettronica per contentarsi del sè è la performance di scrittura dal vivo di Giulia Maria Falzea con la musica di Giorgio Distante. Il festival si conclude con il DJ set delle The Covellas.