Marcello Veneziani scrive del Sud da sempre. Nel corso degli ultimi anni sono state tante le opere letterarie che il giornalista pugliese ha voluto dedicare alla sua terra, ma mai come questa volta la lettura si è resa protagonista di un vero e proprio festival emozionale. Non si tratta di un semplice libro ma di un percorso fotografico che ha attinto da un lato alla matrice originale del Sud e dall’altro a quel repertorio iconografico che ha fornito identità e speranza a tanta parte e tante genti del Meridione.
La fotografia guida la narrazione del libro dal titolo evocativo ‘C’era una volta il Sud‘, e per Veneziani rappresenta un’occasione imperdibile di recupero della memoria, per isolare e al tempo stesso condividere l’essenza del suo percorso esistenziale, tutto ciò che lo ha formato e lo ha costruito come giornalista, scrittore, filosofo ed intellettuale, certamente uno dei più raffinati degli ultimi decenni.
L’autore ha dialogato con Elisa Rizzello, vice sindaco del Comune di San Cesario, particolarmente adatta al ruolo di eccellente relatrice e in grado di stimolare la conversazione spostando l’attenzione sui temi caldi del libro.
Si racconta dei giovani di una volta che andavano via da casa con un pezzo di pane bagnato in bocca, degli emigranti in Svizzera che tornavano in stazione per respirare l’odore di casa e delle valigie di cartone. Veneziani ricorda le feste di paese, lo sfarzo esagerato dei matrimoni estivi, costosi e interminabili, e soprattutto le relazioni solide e durature a differenza della fluidità dei rapporti di oggi.
Un libro gustoso e illuminante, un regalo a quella parte di noi che ancora crede in un futuro migliore che però sa guardarsi alle spalle, perché ha le spalle ben coperte.