Il poeta-giardiniere Antonio Cotardo premiato a Cursi: festa nella sua Caprarica


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Una menzione d’onore per la poesia inedita intitolata “L’albero caduto”, oltre al Premio speciale per i giovani talenti con la motivazione di essere “un artista versatile e creativo“. Questi i riconoscimenti assegnati al poeta Antonio Cotardo nel corso del diciassettesimo concorso Internazionale Poetico-Musicale indetto nella città di Cursi.

Cotardo, originario di Caprarica di Lecce e noto per essere il ‘poeta-giardiniere’, è stato premiato a Uggiano la Chiesa, nel corso della manifestazione del prestigioso concorso letterario.

Antonio Cotardo ha pubblicato la sua prima opera di poesia circa un anno fa, ricevendo il Premio Lupiae, dal titolo “Venticinque”. La raccolta è stata tradotta in inglese e nel 2018 sono previste alcune presentazioni a Londra.

La figura di Antonio piace soprattutto per la sua compostezza e per il suo forte attaccamento alle radici. Non a caso viene definito spesso il ‘poeta giardiniere‘, giocando linguisticamente con quella che è la sua originaria occupazione.

Gioisce la comunità di Caprarica di Lecce

A far festa insieme a lui, naturalmente, è l’intera comunità della sua Caprarica: “la sua figura – scrivono dal suo paese di origine – ricorda quella del più noto poeta Antonio Verri, tragicamente scomparso nel 1993, e la cui opera, grazie al lavoro del Fondo Verri, e da ultimo dell’Amministrazione Comunale di Caprarica, è viva nel patrimonio culturale della città dell’olio salentina”.

Anche per questo, in occasione della Festa dell’Olio Nuovo che si terrà il 29 ottobre prossimo, Antonio Cotardo accompagnerà con i suoi versi e con quelli più noti di Antonio L. Verri nella Camminata tra gli Olivi che si svolgerà sulla Serra di Caprarica, in adesione all’iniziativa dell’Associazione delle Città dell’Olio, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Coldiretti ed Aprol.

L’Amministrazione Comunale ha così scelto di identificare l’iniziativa proprio con alcuni versi della poesia ‘L’Albero Caduto’ di Antonio Cotardo:

Silenzioso sei cresciuto,

solitario come un barbone

gettasti le tue radici.

Orgoglioso ed impavido,

puntavi il cielo bramando di toccarlo.

Ospitale e robusto,

sicuro rifugio di un pettirosso

teatro magnifico fosti

per i concerti estivi delle cicale.

Sfavillante la tua chioma,

mai la vidi piegarsi

al cospetto di nulla.