Il Salento si conferma un crocevia di cultura e dibattito letterario, e questa volta i riflettori si accendono su Nardò per un evento che promette di stimolare la riflessione. Mercoledì sera, alle 20, il suggestivo chiostro dei carmelitani ospiterà la presentazione de “Le sottane di Dio”, il complesso e provocatorio romanzo di Francesco Buja. Già presentato in diverse località salentine, il libro approda nella città neretina per un dialogo che svelerà le molteplici sfaccettature di un’opera che sta suscitando grande interesse.
Al centro della narrazione c’è un personaggio maschile che evoca le figure dei seduttori dannunziani, un Dongiovanni o forse un Casanova che si muove in una Roma degli anni ’80, tra l’aristocrazia annoiata e la borghesia delle convenzioni. Tuttavia, il vero cuore del romanzo sembra pulsare nelle figure femminili, le donne che si lasciano “spogliare” da lui e che, forse, ne definiscono più di ogni altra cosa la sua tormentata esistenza.
Il libro non si limita a esplorare il tema della seduzione, ma si addentra in territori più profondi e inquieti. Il protagonista, un giornalista gaudente che non disdegna il malaffare, si interroga sul senso della vita attraverso il piacere carnale, ma il suo percorso è costellato da una profonda inquietudine. Le tematiche pirandelliane del contrasto tra l’Io e il Me, tra l’essere e l’apparire, si intrecciano con personaggi moraviani, strampalati e soffrenti. Il tutto si mescola in un affresco che mette in discussione le certezze, esplorando le contraddizioni e le ipocrisie di un’epoca.
Edito da Il Raggio Verde, “Le sottane di Dio” è un romanzo che solleva molte domande. C’è molta autobiografia in queste pagine? L’autore ha riversato parte della sua esperienza in questo personaggio tanto controverso? La risposta a queste e ad altre domande potrebbe arrivare proprio durante l’incontro di Nardò. La presentazione, infatti, sarà l’occasione per un dialogo diretto tra Francesco Buja e il moderatore Antonio Santoro.