Cresce l'attesa per il film «Rodolfo Valentino – La leggenda» in onda in prima serata su Canale 5, il 16 e 17 aprile. Ad interpretare il seduttore sarà Gabriel Garko
Se ne andò per un banale attacco di peritonite a soli 31 anni, il 23 agosto del 1926 quando da poco era passato mezzogiorno. Morì giovane, all’apice del suo successo e nel momento in cui aveva conquistato milioni di fan del gentil sesso sparse in tutto il mondo. Morì senza nemmeno poter vedere sugli schermi il suo ultimo film, «Il figlio dello Sceicco». Morì l’uomo è vero, ma nacque la leggenda.
La sua scomparsa fu salutata da Charlie Chaplin con queste parole: «Come attore egli possedeva arte e distinzione. Come amico, riscuoteva affetto e ammirazione. La sua morte è una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo cinematografico».
Eppure a rendere Rodolfo Valentino un mito nell'America degli venti non fu solo la sua prematura dipartita. Attore, ballerino, scrittore, poeta… ma in primis seduttore. Nessuno è mai riuscito negli anni a cogliere i mille volti dello «Sceicco di Castellaneta», quel ragazzo partito dalla Puglia dopo la morte del padre in cerca di fortuna. Rodolfo quella fortuna l’aveva trovata entrando a passo di tango nella storia del cinema mondiale e nell’immaginario femminile incarnando, come nessuno aveva fatto mai, bellezza e successo. Attributi che la gente comune gi ha sempre ammirato, ma mai perdonato. Un divo d’altri tempi forse ma ancora paragonabile ad un moderno tombeur de femme. Un divo a cui oggi si affianca sempre il termine «intramontabile». Forse solo Marilyn Monroe riesce a superarlo in popolarità. Di lui si è detto e scritto tutto ma è quello che non si è colto ad aver alimentato il mito. Si dice che il suo sguardo magnetico incantasse senza possibilità di scampo il pubblico. Si narra che una trentina di suicidi si siano registrati nel giorno dei suoi funerali, a New York. Si è anche raccontato che negli anni a seguire, una misteriosa donna, velata di nero, continuò a portare dei fiori sulla sua tomba il giorno dell’anniversario della sua morte. Si racconta persino che quando, un anno prima di morire, tornò nella sua Castellaneta nessuno riconobbe quel giovanotto elegante, impomatato, dall’accento straniero. Eppure tutti ne avevano sentito parlare.
Per questo c’è attesa per «Rodolfo Valentino – La leggenda» la fiction con Gabriel Garko che andrà in onda su canale 5 in prima serata il 16 e il 17 aprile, La miniserie in due puntate a firma di Alberto Tarallo, riuscirà a cogliere le sfumature della vita del celebre seduttore? Ormai manca poco. Per ora a tenere banco sono le polemiche. La fiction, infatti, sta facendo discutere ancor prima di essere trasmessa per un motivo particolare: la rete ammiraglia Mediaset, infatti, avrebbe deciso di tagliare una sequenza di 15 secondi, in cui vi era un Garko come mamma l’ha fatto giudicando il nudo integrale poco consono alla fascia protetta e ad un pubblico di famiglie come quello della prima serata. Vedremo come entrambe le storie andranno a finire.