«Un uomo condannato al coraggio», apre la mostra dedicata al grande Bodini


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Continuano le iniziative promosse dal Comune di Lecce per omaggiare al meglio la figura di uno dei più grandi poeti del Novecento, il salentino Vittorio Bodini a cento anni dalla sua nascita (Bari nel 1914 da famiglia leccese, morto a Roma nel 1970). Non solo poeta, ma anche interprete e traduttore italiano della letteratura spagnola (Lorca, Cervantes, Salinas, Rafael, Alberti, Quevedo).

La mostra “Un uomo Condannato al Coraggio” intende dunque ricostruire la sua vita, le sue opere attraverso le immagini e le testimonianze più incisive sul suo percorso pubblico e privato, che ha contrassegnato alcuni dei più importanti capitoli della cultura italiana ed internazionale. La mostra è formata, infatti, da 250 immagini significative della vita, della produzione letteraria e delle relazioni culturali del poeta, stampate su diversi materiali e suddivise in sezioni differenti.

Uno degli elementi principali dell’esposizione è inoltre costituito dagli articoli scritti dal poeta stesso, nonché da pagine di giornali e riviste italiani e stranieri che hanno riconosciuto a Vittorio Bodini la fama di autore, traduttore e poeta a livello nazionale e internazionale. A queste si aggiungono le riproduzioni digitalizzate di scritti e dediche dei più grandi autori del Novecento italiano (Zavattini, Pasolini, Spaziani, Quasimodo, Ungaretti); gli scritti sono stati digitalizzati e ottimizzati allo scopo di offrire ai visitatori della mostra l’opportunità da leggere agevolmente anche i testi a piccolo corpo di grafia o stampa.

L’esposizione verrà inaugurata sabato 22 febbraio, alle ore 18, al Museo Must di Lecce, che produce l’evento promosso dal Comune di Lecce, patrocinato dall’Università del Salento ed in collaborazione col Centro Studi Vittorio Bodini. L’esposizione prevede infine diffusori acustici riproducesti alcune testi di Vittorio Bodini letti da attori differenti (tra cui Giorgio Albertazzi) e altri di Garcia Lorca con voce di Enrico Maria Salerno, nonché video riguardanti le testimonianze di Lidya Mancinelli, Maria Luisa Spaziani, Giuseppe Gatto, Lamberto Pignotti ed altri, più un documentario Rai a cura di Giuliano Capani.

L’evento si inserisce tra le attività che contribuiscono alla candidatura di Lecce a Capitale della Cultura europea 2019. La conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta questa mattina all’Open Space di Palazzo Carafa, infatti, è stata l’occasione per ringraziare i tantissimi media partner sostenitori della candidatura leccese al premio finale. Sono intervenuti all’incontro con i giornalisti il sindaco Paolo Perrone; l’assessore allo Spettacolo ed agli Eventi Luigi Coclite; il direttore del Must, Nicola Elia; il curatore della mostra Antonio Minelli; il presidente del centro studi dedicato al poeta, di cui è la figlia, Valentina Bodini; il coordinatore artistico di Lecce2019 Airan Berg.

“Sta nascendo una liason significativa tra la figura di Vittorio Bodini e questa straordinaria esperienza che Lecce sta vivendo con la sua candidatura”. Esordisce in questo modo il sindaco Paolo Perrone in conferenza stampa che poi continua: “Il messaggio che vogliamo lanciare è che la candidatura acquisterà sempre più valore e più convinzione, quanto più sarà condivisa dalla gente. I cittadini e la loro partecipazione da attori protagonisti dell’iniziativa diventano la colonna portante della candidatura”.