
Si svolgerà domani, venerdì 10 marzo dalle ore 15,30, presso il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi il convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti degli Esperti Contabili di Lecce e dalla Fondazione Messapia sul tema “La tregua fiscale nella Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022)”.
Il programma
L’iniziativa si aprirà con i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed degli Esperti Contabili di Lecce, Fabio Corvino e della presidente della Fondazione Messapia di Lecce, Luisa Crusi; interverranno poi Paolo Montinari, Dottore Commercialista su “Definizione agevolata avvisi bonari, regolarizzazione dei versamenti, stralcio debiti fino a 1.000 euro rottamazione dei ruoli”; il Funzionario dell’Agenzia delle Entrate Olga Zywicki su “Regolarizzazione irregolarità formali, ravvedimento speciale, definizione agevolata atti del procedimento di accertamento”; l’avvocato Leonardo Leo su “Definizione agevolata liti tributarie, conciliazione agevolata, rinuncia agevolata alle controversie, effetti penali dell’adesione alla Tregua Fiscale”.
In chiusura gli interventi e le domande degli intervenuti all’interessante momento di confronto. La partecipazione al Convegno attribuisce 4 crediti formativi per la formazione professionale continua e obbligatoria.
“Sarà un’occasione per confrontarsi e fare chiarezza sulle norme contenute nella legge di bilancio 2023 e che offrono l’opportunità ai contribuenti (aziende e privati) di rottamare alcuni ruoli giacenti presso il concessionario della riscossione e di definire in via agevolata le liti tributarie pendenti nei vari gradi di giudizio. In un momento storico particolare come quello attuale i dottori commercialisti e gli esperti contabili sono, come sempre, al servizio dei contribuenti italiani per tutte le attività di consulenza finalizzate alla riduzione del debito erariale, previdenziale e delle tasse in generale”, dichiara Corvino.
“La nuova normativa conclude – permette, infatti, di definire i rapporti con il Fisco non solo se già oggetto di controlli con emissione dell’avviso bonario, della relativa cartella o dell’accertamento esecutivo, ma anche le fasi precedenti rispetto alle quali l’Agenzia delle entrate non ha ancora avviato alcuna attività di verifica. Possono, infatti, essere oggetto di tregua fiscale anche violazioni non ancora contestati, facendo pace con il Fisco versando una sanzione ridotta. Nei fatti, la tregua fiscale opera a 360°”.