La crisi cancella la frutta. A fine mese è¨ difficile comprarla


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La denuncia della Confederazione italiana agricoltori di Taranto è inquietante: i cittadini non comprano più frutta e verdura a fine mese. Un fatto inaccettabile e preoccupante.
Gli agricoltori sono in difficoltà perché i consumatori non spendono e se devono scegliere preferiscono puntare sull’acquisto dei beni di prima necessità e cioè il pane, la pasta, il latte, sacrificando la frutta.
Il potere di spesa delle famiglie si è notevolmente ridotto negli ultimi mesi e la Cia fa sapere che molti non riescono a fare la spesa nell’ultima settimana del mese, riservando i pochi spiccioli rimasti per quei cibi a cui non si può proprio rinunciare.

Evidentemente la frutta e la verdura non rientrano nel carrello da ultima spiaggia. E questo è comunque un errore, perché la frutta è un alimento prezioso, addirittura indispensabile per una corretta e sana alimentazione. Non un lusso, insomma, ma una necessità.

Gli aspetti economici sono altrettanto rilevanti, perché i produttori rischiano di entrare in crisi. Una crisi di settore che si va ad aggiungere a quella generale, dove il calo dei consumi determina un corto circuito dell’economia che non lascia ben sperare per il futuro.
In questo senso, invece, l’Amministrazione Regionale e le forze di Governo dovrebbero prevedere iniziative a supporto del settore e attività di sensibilizzazione verso i consumatori per fare in modo che le produzioni agricole, non vengano, per quanto possibile, trascurate, ma anzi possano essere ripescate nella classifica dei beni alimentari irrinunciabili.
La frutta e la verdura sono beni fondamentali per la salute, che non vanno mai esclusi dalla dieta, nella speranza che tutti possano permettersi una dieta equilibrata e gratificante.