Una Camera di Commercio sempre più ‘Open’: l’intesa nella 14esima Giornata dell’Economia


Condividi su

L’obiettivo è quello di avvicinare i cittadini alle attività della Camera di Commercio. Come? Semplice, promuovendo la trasparenza e modelli di governance fondati sulle reti d’impresa. Questa, in due parole, la ragion d’essere della 14esima Giornata dell’Economia, dedicata all’analisi delle strutture locali, presentata stamattina presso l’Ente Camerale leccese. L’iniziativa – sottoscritta tramite il protocollo d’intesa firmato congiuntamente da Camera di Commercio e Comune di Lecce – ha costituito un momento di riflessione dedicato alle tendenze in atto dell’Economia “aperta” per percepirne i numerosi vantaggi economici derivati, dunque, da un ampio utilizzo di dati. E propone, tra le altre cose,  una serie di mosse strategiche per una politica open data.

L’appuntamento ha avuto inizio con l'intervento del padrone di casa, Alfredo Prete, accompagnato dall’Assessore Alessandro Delli Noci, il Professore Stefano De Rubertis ed il Viceministro Teresa Bellanova. “Per quanto riguarda la ricchezza del nostro territorio, dai dati sul valore aggiunto relativo al 2015, emerge che in provincia sono stati prodotti oltre 11 miliardi di euro con un contributo del 17% alla ricchezza regionale”, sostiene Prete, sottolineando che “il ruolo di selezione causato dalla crisi è stato evidente al Sud, comportando, da un lato la scomparsa delle imprese finanziariamente più deboli, dall’altro, una difficile fase di ristrutturazione che ha portato maggiore competitività delle imprese meridionali.”

Tuttavia, nonostante la posizione ottenuta dalla Puglia tra le prime dieci regioni del Paese, la densità di imprese e la produttività del lavoro sono segnali che dimostrano evidenti difficoltà della produttività associati alla bassa attrattività degli investimenti ed al limitato numero di imprese a partecipazione estera. Per quanto riguarda il numero delle imprese in provincia di Lecce, è pari a 72.176, dato in crescita dello 0,8% rispetto al 2014; al 31 marzo 2016 sono lievemente diminuite attestandosi a 71,675 considerando che il primo trimestre di ciascun anno fisiologicamente si chiude in rosso, perché riflette le cancellazioni di fine anno, registrate nel mese di gennaio.  Le localizzazioni superano, invece, di gran lunga le 80.000 unità. In generale, crescono tutte le imprese legati ai servizi, verificandosi un declino delle attività tradizionali e una crescita di quelle del terziario.

Il 22% della struttura imprenditoriale del Salento, pari al 15.973 imprese, è capitanato da una donna e il 17% di queste sono quelle gestite da una giovane donna under 35. I dati documentano che le donne stanno guadagnando spazio in molti settori salentini dell’economia poiché sono più dinamiche e attente al mercato. Per quanto riguarda l’export salentino, ha chiuso il 2015 con un incremento di oltre il 12% rispetto all’anno precedente, con un valore pari a 489 milioni di euro di merci esportate a fronte di 296,6 mln di importazioni con un saldo attivo di oltre 192 mln di euro. L’export leccese continua ugualmente a rappresentare il 6% delle esportazioni pugliesi.

“Proprio per questo motivo la Camera di Commercio si è notevolmente impegnata per supportare le piccole e medie imprese che si avvicinano ai mercati esteri ma ancora non possiedono le competenze per farlo.” –Afferma il presidente Aftredo Prete – “L’Ente camerale ha messo a loro disposizione, oltre alla piattaforma telematica Worldpass, uno Sportello specialistico sull’internazionalizzazione, dedicato alle imprese che intendono aprirsi ai mercati stranieri.”

Confortanti, infine, i dati provenienti dal fronte lavoro. Secondo gli ultimi rilevamenti Istat, infatti, l’occupazione, nel complesso, dopo marzo, continua a crescere anche ad aprile: la fotografia scattata nei giorni scorsi evidenzia 51mila persone al lavoro in più.