Garanzia Giovani, un’opportunità per la generazione «Neet»

Il programma Garanzia Giovani, partito anche in Puglia, è un’opportunità per aiutare i Neet a costruirsi un futuro, a cercare una strada da seguire

Sempre più spesso si sente parlare di Neet, (Not in Education, Employment or Training), un esercito a volte invisibile di giovani che non studiano, non lavoro e non frequentano corsi di formazione. Ma dietro l’acronimo inglese diventato popolare si nascondono tante storie, ognuna delle quali racconta qualcosa di un fenomeno racchiuso in quattro lettere, ma dalle infinite sfumature.

È il limite dei numeri, dei dati che hanno fatto conquistare all’Italia un triste primato, quello di non riflettere sulle cause di uno dei maggiori problemi dell’occupazione che va affrontato, sulle mancanze sociali e istituzionali che hanno ‘segnato’ questa generazione. Non sono “bamboccioni” – un termine non particolarmente elegante – né viziati che vivono alle spalle dei genitori e nemmeno choosy (schizzinosi) o sfaticati che aspettano con le braccia conserte, come li disegna l’opinione pubblica. La realtà che ruota intorno a questi giovani che vivono in un limbo è ben diversa. Il passaggio dai libri al lavoro non è sempre semplice: a volte le competenze apprese tra i banchi non sono considerate “sufficienti”, altre volte è solo complicato conciliare quello che si cerca con ciò che viene offerto. Ci sono poi quei ragazzi che hanno abbandonato gli studi per altri problemi, familiari, economici o di salute, i cosiddetti «indisponibili», quelli che hanno “perso le speranze” e i «cercatori di opportunità», quelli che preferiscono inseguire l’occupazione dei sogni. Tutti hanno una cosa in comune: aspettano.

Garanzia Giovani

Una cosa è certa. C’è un’Italia di giovani pronti a mettersi in gioco, a confrontarsi con nuove competenze e conoscenze. A loro si rivolge Garanzia Giovani, un programma voluto per “combattere” la disoccupazione giovanile. È un antidoto? Forse no, non esistono ricette segrete per risolvere il problema, ma è uno strumento per ridurre le difficoltà incontrate nell’inserimento nel mondo del lavoro, è una mano tesa per aiutare i Neet a valorizzare le competenze acquisite o a costruirne di nuove, sempre rispettando esigenze e inclinazioni, attitudini e background.

Citando Antoine Saint Exupéry «Se vuoi costruire una barca non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito». Quel che occorre è instillare i giovani il desiderio del mare aperto.

Dopo mesi di lavoro, contatti e progetti, Garanzia Giovani è partita, anche in Puglia con tanti programmi, percorsi e incentivi rivolti ai giovani tra i 15 e i 29 anni. Un ventaglio di opportunità che spazia dall’orientamento specialistico, ai corsi di formazione professionale, fino alle convenzioni con numerose aziende interessate ad attivare tirocini da 3 a 6 mesi, finalizzati all’assunzione a tempo indeterminato.

I corsi di Asesi

Anche Asesi – Associazione Servizi Sindacali – ha pronto il catalogo dei corsi di formazione per gli iscritti al programma Garanzia Giovani: Barman, fotografia, pasticceria, make-up artist, segreteria, social media, addetto amministrativo. E ancora, un corso di inglese e tedesco, di lingua italiana per stranieri e di informatica, con il rilascio della certificazione Pekit.

Sono previsti una indennità di frequenza di 2 euro/h, tirocini formativi e possibilità di inserimento in azienda.

L’ente di Taviano, come si legge sul sito www.asesi.it, ha preso in prestito una frase di Don Lorenzo Milani per spiegare quanto crede nei giovani, quei giovani messi nelle condizioni di “fare”: “Quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali”.



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