La Sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi, (Osho).
Nel lungo post pubblicato sui suoi profili social, Elena Santarelli racconta il lato più bello di Emma Marrone, non proprio inedito, ma anche quello di una mamma che deve fare i conti con la malattia di suo figlio, con cui combatte quotidianamente.
Confermando la sua ormai nota generosità, la cantante salentina non ha esitato ad accettare l’invito della moglie di Bernardo Corradi che si era impegnata a cercare un artista disposto a trascorrere qualche ora con i piccoli pazienti del “Bambin Gesù” di Roma. Anche Giacomo è ricoverato nel reparto di neuro-oncologia pediatrica dell’ospedale romano e sta continuando le cure.
Detto, fatti. La “ragazza di Aradeo”, che in passato ha affrontato e sconfitto un tumore, si esibirà davanti ai bambini il 21 giugno, giorno in cui si celebra la giornata della musica.
«Non era scontato, anzi non è scontato che tutti abbiano voglia di farlo» ha sottolineato la Santarelli, non nascondendo l’emozione e la commozione per il gesto.
“Il mio cuore scoppia di felicità. So già cosa vorrà dire per i ragazzi”, ha spiegato la modella di Latina che sta provando a superare la “battaglia contro il male” con il sorriso, come dimostrano le ‘foto’ cariche di speranza che condivide con i suoi follower.
«All’inizio eravamo increduli. È la prova più difficile della mia vita», aveva confessato a Silvia Toffanin nell’intervista in cui, per la prima volta in tv, aveva provato a raccontare come era cambiata la sua vita da quel 30 novembre 2017 quando a suo figlio era stato diagnosticato un tumore.
«Non mi sono mai chiesta perché questa cosa sia successa proprio a me, l’ho accettata e ho fatto entrare il dolore dentro una parte di me. Sto soffrendo – aveva concluso– ma mi rimbocco le maniche, faccio quello che devo fare e vado avanti. Siamo una famiglia normale con un problema da risolvere».
Una volta ricevuta la notizia da Gabriele Parpiglia,Elena ha voluto ringraziare pubblicamente la cantante salentina.
Il post
«Seguo Emma da sempre. Mi piacciono la sua grinta, le sue canzoni e la sua passione. Passione che esiste in tutto quello che fa! Ho sempre pensato che lei, come me, fosse cresciuta in una famiglia rara, che avesse conservato tutti quei valori sani, puliti ,onesti che i genitori ti trasferiscono quando sei bambina. Poi la guardi e il tutto si percepisce facilmente. Leggi i suoi occhi e sono occhi buoni. Emma, insomma, è rimasta la ragazza di Aradeo, la ragazza di sempre, geneticamente non modificata dalla popolarità. Oggi ho avuto la conferma di tutti questi pensieri! Succede che poche settimane fa dal Bambin Gesù mi chiedono una mano per trovare un cantante che piaccia ai giovani e che sia disposto a passare un’oretta con loro, in ospedale, per celebrale la festa della musica; il 21 giugno. Così ho chiesto aiuto a qualche amico che lavora nel settore, ho chiesto di darmi una mano nel trovare un artista disposto a trascorrere un po’ della sua vita con i ragazzi in terapia. E ieri pomeriggio ecco arrivare il messaggio di Gabriele Parpiglia che mi dice: “Elena, devo dirti che Emma viene con piacere il 21 giugno al Bambin Gesù”. Non era scontato, anzi non è scontato che tutti abbiano voglia di farlo. Il mio cuore scoppia di felicità».