La ‘rivoluzione’ dei Negramaro arriva a Taranto: fan in delirio al ‘Palamazzola’


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L'attesa è palpabile fin dalle prime ore del pomeriggio. Una vera fiumana ai cancelli del Palamazzola di Taranto per le due tappe pugliesi del tour 2016 dei Negramaro. Le prime di una lunga serie, dopo la tappa zero di Roccaraso. "La rivoluzione sta arrivando" ha registrato il boom nei palazzetti di tutta Italia già lo scorso anno, motivo per cui l'affermatissima band salentina ha deciso di bissare, sbarcando in nuove città, ma conservando il seguito di sempre. In molti si chiedono quale sia il segreto del successo di questo gruppo, prima umano che musicale: ricordiamo diverse e storiche band che non hanno retto, nel tempo, il peso del successo, oltre che la difficoltà di mettere d'accordo più teste. E invece loro, a differenza di altri, basta guardarli. Sono naturali, senza impalcature, e lo noti trascorrendoci insieme le ore che precedono l'uscita in grande stile sul palco. Un aperitivo veloce, un viavai di saluti e baci con gli amici di sempre, due chiacchiere.

Giuliano, che si gode la compagnia della mamma in camerino, smorza così l'adrenalina del pre-concerto. E i suoi compagni non sono da meno: la spontaneità degli artisti da una parte, l'inevitabile trambusto della macchina organizzativa, dall'altra. E forse il segreto del loro successo sta proprio in questo: hanno tutte le carte in regole per essere un prodotto commerciale Doc, eppure non lo sono. Di commerciale hanno soltanto colorati e stravaganti abiti scenici, doverosi per chi deve raccontare delle storie. Il merito è del rispetto e della complicità che lega i sei amici, uniti da un amore grande e incondizionato, quello per la musica.

Alle 20 il Palamazzola ha già fatto il pieno: a intrattenere i Negramanti é Paolo Mele, dj di origini salentine dal noto e consolidato repertorio musicale, apprezzato dj set in svariati locali della costa salentina e pugliese, é stato selezionato con cura da Giuliano e i suoi compagni per tenere vivo un legame con la propria terra. Paolo Mele, che da anni muove le piste del Salento, ha commentato con grande soddisfazione, e un pizzico di emozione, l'esperienza sul palco: "Sono onorato di essere stato scelto dai Negramaro per aprire la prima delle due tappe pugliesi del tour – ha detto -; Giuliano e i suoi mi hanno regalato una grande emozione. Trasmettere qualcosa alla gente che è in attesa di ascoltare il proprio gruppo preferito è un impegno non da poco, e ringrazio il pubblico per il calore che mi ha dimostrato".

Ore 21.30. Lo spettacolo ha inizio e si apre con una scenografia spaziale, che vuole rappresentare una rivoluzione che invade la Terra, ma che nasce dall'anima. "Sei tu la mia città"è il pezzo d'apertura che i Negramaro dedicano a Taranto, una città che si rianima con la musica e abbandona, per un momento, le difficoltà che l'attraversano da qualche anno a questa parte. Il repertorio va avanti con i brani più popolari dell'ultimo album e dei precedenti: da "Attenta" a "Meraviglioso", all'ultimo singolo "L'amore qui non passa", "L'ultimo bacio", "Tutto qui accade", fino alle due canzoni che Giuliano Sangiorgi ha dedicato a suo padre, "Il posto dei santi" e "Se io ti tengo qui". "Farei a pugni per poterti far tornare": è così che il cantautore introduce al pianoforte il pezzo dedicato al padre scomparso, raccogliendo l'emozione di migliaia di fan.

"I Negramaro sono i Negramaro": è il coro unanime, alla fine del concerto. Lasciano qualcosa nella pelle, questi sei ragazzi. E come quando cerchi di capire le ragioni per le quali ami alla follia qualcuno. Difficile spiegarle, eppure ci sono tutte. Questa è la fortunata pozione magica che porta i salentini Doc a sbancare in tutta Italia, ogni volta, con ogni album: parole e strumenti perfettamente in sintonia con le corde dell'anima.

"Te ne vai a casa sazio", commenta un fan, a fine concerto. Sì. Sazio d'amore e di propositi rivoluzionari, di belle speranze, perché la musica, quella vera, é questo che deve fare. E oggi ne abbiamo tanto bisogno.

di Barbara POLITI