«Piccoli talenti crescono» si suol dire, ma guardando Nicholas Palmarini è impossibile non sorprendersi di come tanta bravura possa essere racchiusa in un timido bambino dai capelli biondi di appena 10 anni che sul palco, come gli artisti più ‘scafati’, passa dalla chitarra all’ukulele come se nulla fosse e con una disinvoltura da far invidia a chiunque. Canta, suona, si esibisce, intrattiene il pubblico che lo guarda sorpreso e ammirato, come se lo facesse da sempre, come se fosse nato per stare sotto i riflettori. Ed in effetti, a soli quattro anni anziché chiedere giocattoli come qualunque bambino ha voluto come regalo dal papà una chitarra. Poi è passato all’armonica a bocca e addirittura al kazoo, uno strumento utilizzato solitamente nel blues. Perché Nicholas la musica ce l’ha nel cuore, nel sangue o forse nel dna fin da quando è nato.
Le sue doti non sono passate inosservate e come accade sempre in questi casi le sue indubbie capacità sono diventate il biglietto da visita più importante. Insomma, non servono forbite presentazioni, Nicolas parla attraverso le canzoni, gli strumenti musicali che ha imparato a suonare come ha fatto con le tabelline. Esibizione dopo esibizione, il piccolo artista è diventato ‘richiestissimo’ da tutti grazie al ‘passaparola’. Lo vogliono nelle sagre e nelle feste di paese, lo vogliono fuori dai confini di San Donato dove è cresciuto e dove frequenta la quinta elementare, lo vogliono a Matera, Ostuni e Marina di Pisticci dove si è esibito come una star. Lo ha voluto Uccio De Santis che lo ha portato in giro nei suoi seguitissimi spettacoli cabarettistici.
Ma la bravura da sola non basta. Nicholas si divide tra la scuola e le lezioni di musica. Studia per imparare a suonare altri strumenti musicali e per affinare le sue doti canore nella consapevolezza che un artista deve sempre coltivare le sue passioni.
Bravo Nicholas