"Domani han dato sole" è l’ultimo EP live di Zibba, uscito solo da pochi giorni e già in vendita su tutti i digital stores che anticipa una serie di video live con la band tratti dalle medesime registrazioni.
A Novembre il cantautore ripartirà con un nuovo tour che toccherà tutta Italia e anche Lecce, il 5 febbraio con una tappa al Teatro Koreja.
“Farsi Male”, il titolo della tournee, è omonimo alla canzone di apertura del disco “Muoviti Svelto”, settimo album in studio di Zibba e gli Almalibre, uscito in primavera, e che vanta importanti collaborazioni: vi è un pezzo a due voci con Niccolò Fabi, ma anche il contributo di Omar Pedrini e Leo Pari.
Il pezzo di apertura, il cui videoclip -diretto da un'intrssante videomaker, Uolli – è ora online, funge proprio da manifesto dell’emotività che percorre tutto l’album, un messaggio importante per l’autore stesso, che spiega l’incipit personale della canzone e la gratitudine a Fabi per aver contribuito a realizzare il progetto:"Ricordo il momento in cui stavo lì, seduto sul furgone a pensare che farsi male non è mai una soluzione. Ricordo ancora le luci della città di notte e i pensieri rivolti a un amico. Trovare la voce di Niccolò Fabi su queste parole è stato un regalo enorme. A volte dire le cose a più voci rafforza il messaggio che sta dietro a parole semplici".
A proposito del disco, Zibba spiega come il titolo #muovitisvelto sia innanzitutto un consiglio rivolto prima a sé stesso, per ricordare che “che il tempo è davvero l'unica cosa che abbiamo e che vale la pena spenderlo per cose belle che parlino davvero la nostra lingua”.
L’opera e la consapevolezza che l’autore trascina con sé, è infatti la nitida immagine del momento di vita trascorso: un anno passato in viaggio con grandi soddisfazioni un figlio avuto da pochissimo, come a spiegare la fortissima energia nel riuscire a portare avanti tutto ciò.
“La musica è davvero la mia vita, e come la vita chiede sincerità. Di essere autentici, come davanti allo specchio”, spiega Zibba, parlando dell’album, inneggiando alla massima trasparenza dell’uomo e del personaggio, “Perché quello che siamo sul palco possa assomigliare il più possibile a quello che siamo nel quotidiano. Chi ci segue ci mette tanta anima quanta noi ne mettiamo in quello che scriviamo, e un pubblico così si merita il meglio. Nella musica e nelle intenzioni. Nell'abito, nello scambio, nelle parole.”