​Dodici milioni di euro per il Nautico di Gallipoli: il Tar Lazio accoglie il ricorso della Provincia


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Provincia di Lecce contro Regione, Ministero, Università e Comune di Bari. Terreno di scontro: l’Istituto Nautico di Gallipoli. La lunga saga giudiziaria si arricchisce di un altro capitolo e così, nelle scorse ore, il Tar del Lazio, attraverso una ordinanza cautelare, ha accolto il ricorso proposto dall’Avv. Francesco Baldassarre per conto della Provincia di Lecce contro la Regione Puglia, il Ministero dell’Istruzione e il Comune di Bari ed ha fissato la udienza pubblica per la discussione nel merito per il 28 Febbraio 2017.
 
In particolare, nell’ordinanza il Giudice amministrativo di Roma ha ritenuto fondati i motivi di ricorso proposti da Palazzo dei Celestini ravvisando nei provvedimenti impugnati la violazione dei principi di parità di trattamento, tutela della par condicio e del legittimo affidamento.
 
La vicenda, come noto, ha origine nel 2015 quando il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha assegnato alla Regione Puglia fondi pari ad 21 milioni 633mila 515 euro per la costruzione di scuole innovative e moderne dal punto di vista architettonico, ambientale, dotate di aule multimediali e di laboratori attrezzati.
 
In seguito alla pubblicazione di un avviso pubblico e dopo che sono state esaminate tutte le domande presentate, da via Capruzzi a Bari è stata approvata la graduatoria unica delle manifestazioni di interesse acquisite e ritenute ammissibili per la costruzione di scuole innovative. Al primo posto c’era il Comune di Bari con un intervento stimato pari ad per nove milioni e cinquecentomila euro), mentre al secondo posto si era classificata la Provincia di Lecce con un intervento fissato a 12 milioni di euro, destinati alla demolizione e ricostruzione dell’Istituto Tecnico Nautico nella città di Gallipoli.
 
A ben vedere, però, ci si accorse subito che i due interventi, sommati insieme, esaurivano la somma dei 21 milioni messa a disposizione da MIUR alla Regione Puglia. Tuttavia, di colpo, il Comune di Bari ha proposto una nuova stima del costo del progetto rideterminando la spesa per l’intervento da 9.500.000 a 18 milioni di euro.
 
Questa nuova valutazione è stata così accettata dalla Regione Puglia e dallo stesso Ministero, facendo perdere il finanziamento alla Provincia di Lecce.  Antonio Gabellone, quindi, è insorto. Nel ricorso fra i vari motivi dedotti dall’Avvocato Baldassarre è stata denunciata l’illegittimità delle decisioni assunte ‘perchè – spiega lo stesso legale – nelle procedure di evidenza pubblica, siano esse gare di appalto, concorsi pubblici, bandi per finanziamenti o contributi, le domande presentate dai concorrenti corredate della relativa documentazione amministrativa, tecnica ed economica, una volta inviate tempestivamente all’Amm.ne che ha indetto l’avviso pubblico non possono essere modificate, variate, integrate, pena la inevitabile violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio, che costituiscono le regole fondanti di ogni procedura selettiva pubblica’.
 
In questa vicenda, invece, secondo il difensore della Provincia salentina, è accaduto che dopo il provvedimento di approvazione della graduatoria uno degli enti concorrenti, e segnatamente il Comune di Bari, ha rinegoziato con la Regione Puglia con il consenso del Ministero, al di fuori di ogni forma di evidenza pubblica e delle condizioni fissate nel bando, il contenuto del proprio progetto modificandolo in maniera così significativa tanto da raddoppiare il costo dell’intervento, che è passato da nove milioni di euro a 18 milioni di euro.
 
Nel corso del giudizio, naturalmente, sono intervenuti sia l’Istituto Nautico, con gli Avvocati Maria Cristina Antonucci e Marina Elia, sia l’associazione Amici dell’Istituto Nautico commercianti ed imprenditori di Gallipoli, con l’Avv. Alberto Pepe.
 
Con l’ultima decisione cautelare, quindi, il Tar Lazio ha condiviso la tesi dell’Ente Provincia, restituendo così i dodici milioni di euro indispensabili alla demolizione ed alla ricostruzione dell’Istituto Nautico. ‘In questi anni – conclude l’avvocato Francesco Baldassarre – poiché la sede storica dell’Istituto è stata dichiarata inagibile, gli studenti ed i docenti sono stati costretti a svolgere l’attività didattica in un edificio di fortuna non attrezzato, messo temporaneamente a disposizione del Comune e comunque inidoneo all’attività scolastica. Finalmente, con questi soldi, dichiara il Presidente Antonio Gabellone, si potrà procedere velocemente alla ristrutturazione della sede scolastica per renderla fruibile alla città di Gallipoli ed a tutta la comunità salentina’.