Correrà da sola, anzi “con i civici”Adriana Poli Bortone che ha deciso di ufficializzare la sua candidatura a Sindaco di Lecce. Come era ampiamente prevedibile, la lady di ferro rinuncia alle primarie e scende in campo per conquistare la poltrona più alta di Palazzo Carafa.
Non sono bastati gli inviti ricevuti nelle ultime 24 ore sia da Gaetano Messuti che da Erio Congedo a rinunciare alla discesa in campo in nome dell’unità. Anzi c’è chi sostiene che quegli inviti, ritenuti strumentali, abbiano accelerato una decisione che in fondo era già presa nel momento in cui Paride Mazzotta a nome di Forza Italia l’aveva lanciata in pista, non immaginando la valanga che si sarebbe creata anche per il suo partito.
“Non mi riconosco in questo centrodestra” ha dichiarato la senatrice che ha sciolto le riserve e respinge al mittente ogni proposta di sotterrare l’ascia di guerra poiché non ha mai dimenticato quelle che ritiene autentiche offese e umiliazioni. Rimprovera a Congedo la scissione da Alleanza Nazionale con il gruppo del “Mantovaniani”. A Messuti, invece, contesta la lunga vicinanza a Paolo Perrone.
Respinge al mittente anche le accuse di voler far perdere a tutti i costi il centrodestra con la creazione del “Terzo Polo” da spendersi poi al ballottaggio. Lei è convinta se non di vincere, almeno di arrivare al ballottaggio e con una domanda sibillina mette al muro i suoi “competitor”: «Se arrivassi io al ballottaggio, loro che parlano di centrodestra unito come si comporterebbero?».
Insomma, la campagna elettorale è appena cominciata, ma nel centrodestra esplodono i botti di San Silvestro quasi che gli avversari siano tutti dentro alla coalizione e non fuori. Salvemini e i Cinque Stelle per adesso possono tirare un sospiro di sollievo.