Non si placano le polemiche in merito all'aggressione subita, non più tardi di ieri pomeriggio, da un autista della SGM nei pressi del piazzale antistante la stazione ferroviaria di Lecce.
Dopo la ferma condanna del presidente dell'azienda dei trasporti pubblici del capoluogo salentino, Mino Frasca, che aveva definito il gesto come un "gravissimo atto criminale e di inqualificabile inciviltà", è di stamane, invece, la nota a firma di Leonardo Calò e Mario Spagnolo, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Noi Con Salvini, che, senza neppure troppi mezzi termini, parlano di "fallimento della politica cittadina in tema di sicurezza ed accoglienza".
"Risse, furti, aggressioni, bivacchi, vandalismo, episodi di violenza (tutti concentrati nelle medesime zone della città) – proseguono – ormai non si contano più; una situazione senza controllo che mortifica questa città e la vita dei leccesi. Nelle strade oramai note per tali atti di violenza, perpetrati non solo da stranieri, servono più controlli, pattugliamenti costanti della Polizia Municipale (anche mediante stazionamenti), installazione di telecamere, divieto di vendita e somministrazione di sostanze alcoliche, potenziamento della illuminazione ma, soprattutto serve una nuova politica dell'accoglienza."
Per i rappresentanti del partito che si rifà al segretario federale della Lega, insomma, "è ora di dire stop all'accoglienza di clandestini sul territorio comunale; occorre un censimento delle strutture e degli 'ospitati', occorre che alle persone presenti nei centri di accoglienza sia vietato di poter circolare liberamente in ore serali e notturne. I cittadini leccesi e la città stessa non meritano di subire tutto ciò! Come movimento politico – concludono – manifestiamo la massima solidarietà all'autista aggredito ed a tutti i residenti della zona e preannunciamo l'idea, sulla quale stiamo lavorando da tempo, di costituire delle ronde di cittadini per pattugliare le zone interessate."
di Luca Nigro