Al via il Governo Letta. Tutti i nomi dell’Esecutivo. Alla Cultura il leccese Bray


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Quello di Letta, per il Presidente della Repubblica si tratta "dell'unico governo possibile e il mio auspicio è che ci sia molta coesione". Certamente si tratta di un esecutivo non solo in rosa ma anche molto giovane.

Dopo sessanta giorni dal verdetto elettorale e dopo la rielezione di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato, nasce uno dei governi di più difficile gestazione della storia repubblicana. Non è stato facile per il presidente incaricato Enrico Letta quadrare il cerchio e far coesistere posizioni spesso radicalmente antitetiche. E del resto ad essersi assunti l'onere di sostenere l'esecutivo nascente sono proprio tre forze che in campagna elettorale – e non solo – sono state l'un contro l'altra armate: Partito Democratico, Popolo della Libertà, Scelta Civica. Solo il rischio di consegnare il Paese all'ingovernabilità e sulla spinta di un Napolitano "presidente sempre più presidenzialista" si è ritenuto doveroso mettere da parte le differenze e cercare di far fronte comune alla crisi sociale ed economica che attanaglia l'Italia come non accadeva da lunghi decenni. Ancora non è chiara la posizione della Lega Nord, che non si è ben fatta capire sulla possibilità o meno di sostenere il Governo anche senza entrarci.

Certamente all'opposizione andranno, invece, Sel e M5S: ma se i primi hanno solo il rammarico di aver giocato la partita elettorale da vincitori in pectore e di essere finiti poi invischiati nel crollo del Pd, diverse sono le considerazioni da fare per i grillini. Questi, infatti, hanno avuto per settimane nelle loro mani la possibilità di far nascere un governo che li vedesse protagonisti. Aver tirato troppo la corda li relega adesso ai margini di un cambiamento che proprio i loro elettori per primi avrebbero voluto.