Area Popolare stringe la mano a Forza Italia: trovata l’intesa per le amministrative. Senza l’Udc, per il momento


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Sono ore decisive per la politica leccese. Le elezioni per il rinnovo della Giunta di Palazzo Carafa sono dietro l’angolo e in queste settimane tutti sono alla ricerca del miglior candidato, della giusta coalizione e dell’ottimale intesa programmatica. E così, se da un lato il centrosinistra dopo ore da film thriller pare aver raggiunto l’intesa sul nome di Alfredo Prete (si attende a riguardo la risposta definitiva del Presidente della Camera di Commercio), anche dall’altra parte della barricata, quella del centrodestra, le prime prove tecniche d’intesa sembrano portare i loro frutti.
 
Nel nome PPE, infatti, Area Popolare e Forza Italia sono tornate una di fronte all’altra: dopo il primo incontro, quello preliminare, registrato lo scorso 3 ottobre nella sede degli alfaniani, ieri un nuovo tavolo, direttamente nel quartier generale degli azzurri.
 
C’erano tutti: Luigi Mazzei e Salvatore Perrone per i centristi, e Federica De Benedetto, Roberto Nitto, Gianni Marra, Nicola De Filippis e Olindo Vergallo per FI. Al termine del secondo faccia-a-faccia ecco l’intesa: Area Popolare-NCD sposa la linea dei berlusconiani che, a questo punto, può iniziare a fare sul serio, già sostenuta da Io Sud e dal Movimento Regione Salento di Paolo Pagliaro.
 
‘Abbiamo raggiunto l'accordo per le prossime amministrative di Lecce – commenta con soddisfazione il coordinatore provinciale di Area Popolare Luigi Mazzei – a cui sono convinto presto si potrà aggiungere anche l'Udc. Di fatto il tavolo del PPE ha dato il risultato sperato con la condivisione sui punti programmatici e sulla rosa dei possibili candidati Sindaci che saranno proposti con voce univoca sul tavolo del centrodestra. La condivisione e il rispetto – conclude Mazzei – saranno le condizioni essenziali per un dialogo prolifico senza imposizioni e primarie ad ogni costo’.
 
Si spera, quindi, ancora nel coinvolgimento dell’Udc. Il partito del segretario provinciale Salvatore Ruggeri si era detto disponibile al dialogo con il centrosinistra per rimarcare una netta discontinuità con la forze che in Giunta sposano la linea di Paolo Perrone, ma le ultime ore hanno evidenziato quella che possiamo chiamare come l’incipit di una frattura: sul nome di Alfredo Prete, infatti, l’Udc non è stata tirata in ballo e questo avrebbe infastidito i dirigenti dello scudocrociato. A questo punto le strade per l’Udc potrebbero essere quelle di tapparsi il naso e spingere per Prete, oppure riaprire il varco del dialogo con il PPE.