L’attentato subìto dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, accende ancora una luce sulla difficile attività degli amministratori pubblici, soprattutto in tempi di crisi.
La Ford Kuga data alle fiamme davanti all’ abitazione del primo cittadino di Brindisi ha aperto una nuova parentesi di cronaca. Sentito a lungo dai carabinieri, Mimmo Consales sembra non avere dubbi sull’autore dell’attentato . E ad una nota emittente televisiva del territorio ha dichiarato “So chi è stato, la criminalità è contro di me”. Già molti “colleghi”, come Paolo Perrone, hanno esortato Consales a non farsi intimorire e ad andare avanti.
Solidarietà anche dal Gruppo consiliare regionale del Partito democratico e dal capogruppo alla Regione Puglia, Pino Romano, che ha aggiunto di sentirsi “particolarmente vicino a Mimmo e alla sua famiglia, oltre che per l’amicizia personale, anche perché siamo stati entrambi vittima delle stesse intimidazioni”. “Nel 2009 – ricorda Romano – anche io ho subito un atto intimidatorio e ho potuto provare quella sensazione di rabbia mista a indignazione di chi è vittima di simili gesti. Si instaura un meccanismo di paura per l’incolumità dei tuoi cari ma anche un senso di colpa nei loro confronti. Sensazioni da cui, chi fa il nostro mestiere, deve sapersi liberare”. “Consales – prosegue Romano – può star certo che tutti noi gli saremo vicino e che non lo abbandoneremo mai. E siamo già molto contenti, ma non avevamo alcun dubbio a riguardo, che il sindaco di Brindisi abbia deciso di andare avanti con più coraggio di prima”. “Ora – rileva il capogruppo Pd – si dovranno individuare presto i colpevoli per assicurarli alla giustizia e fa piacere che il presidente del Senato, Pietro Grasso, oggi a Bari abbia detto che la Commissione parlamentare che si occupa delle intimidazioni agli amministratori pubblici, è già al lavoro”.
“L’auto bruciata del sindaco di Brindisi Mimmo Consales è un fatto grave e inquietante sul quale auspichiamo che la magistratura e le forze dell’ordine possano fare presto piena luce”. Questo è quanto afferma, poi, il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro. “Si tratta dell’ennesimo gesto vile e inqualificabile ai danni di un primo cittadino”, sottolinea il capogruppo Udc. “Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Sempre più spesso gli amministratori locali, esposti in prima linea, stanno diventando bersaglio di un malcontento diffuso nei confronti della politica sul quale si dovrebbe aprire una riflessione più profonda. Siamo certi che il primo cittadino Consales non si farà intimidire o condizionare da questo vile gesto e che continuerà nel suo impegno politico con la stessa forza e determinazione di sempre”.
Fa sentire la sua anche Adriana Poli Bortone “Questi gravi episodi ai danni nostri amministratori locali, oggi al sindaco di Brindisi Consales, nei mesi scorsi a Lecce, devno mettere in allarme le istituzioni specialmente in un momento di crisi economica in cui più fertile diventa l’humus per la criminalità.”.