Trova un gattino malato e lo porta dal veterinario: a casa riceve una multa. Accade a Lecce


Condividi su

L’amore per gli animali e un cuore grande sono costati molto cari ad una cittadina di Lecce che ha cercato di aiutare un gattino trovato per strada, portandolo dal veterinario. 166,66 euro per la precisione. A tanto ammonta la multa che la malcapitata si è vista notificare per non aver chiamato le Guardie dell’ambiente, cui sarebbe toccato il compito di decidere il da farsi.

A raccontare la surreale vicenda è il consigliere di minoranza, Gaetano Messuti. «La realtà supera la fantasia», si legge in una nota in cui spiega l’accaduto. «Con un accordo Stato-Regione si impone che gli animali rilevati sul territorio debbano essere microcippati, normativa giusta e legittima, ma a Lecce si è voluto andare oltre, emanando un’ordinanza con la quale si impone il divieto di prendere gli animali, anche in forte stato di necessità».

Proprio quest’ordinanza spiegherebbe la sanzione inflitta alla donna che, notando per strada un gattino malandato (forse perché era stato investito), lo ha portato dal veterinario. Tra l’altro pagando di tasca sua tutte le cure del medico per salvare il cucciolo. Cure che, purtroppo, sono state vane.

Quale è quindi la violazione commessa? «La donna – si legge – non avrebbe dovuto prendere il cucciolo, ma chiamare le guardie le quali avrebbero valutato e deciso il da farsi».

A nulla sono serviti i certificati del veterinario con i quali si è attestato il grave stato dell’animale, morto poco dopo nello studio medico. La multa è scattata lo stesso.

Chi viene a Lecce e trova un gattino in difficoltà non lo può aiutare perché rischia di essere multato? Si chiede Messuti. «Ma siamo certi di andare nella direzione giusta? Siamo certi che sanzionare in modo orbo anche ciò che obbiettivamente è un giusto agire, voglia dire rendere Lecce Migliore? Il Sindaco Salvemini intende portare avanti la lotta al randagismo sulle spalle dei cittadini?».

«Siamo difronte all’ennesima beffa di chi prometteva il cambiamento e sta dando solo cinismo!» conclude.

A stretto giro è giunta la replica dell’Assessore al Randagismo, Rita Miglietta:  “Il facile tentativo di suscitare indignazione nei confronti degli amministratori sui social e sui media, come avviene in queste ore da parte del consigliere Messuti è scorretto. Come egli sa sono la legge e i regolamenti, da ultimo quello emendato dal Consiglio comunale nel 2013, a stabilire cosa è sanzionabile e cosa no.

Come accertato dalla Guardia del Nucleo Ambientale Comunale, e come la signora stessa ha dichiarato in sede di verbale di accertamento di violazione amministrativa n.11362/2018, ha soccorso un gatto presumibilmente investito da un’automobile nei pressi di Piazzale Sondrio in data 21/11/2018, intervenendo su segnalazione pervenuta da un cittadina di cui non conosce le generalità e con la quale non ha nessun tipo di rapporto. La sanzione comminata in maniera ridotta (1/3 del massimo previsto) è stata elevata, in particolare, per aver trasgredito al punto n.1 della suddetta ordinanza, in base al quale è fatto divieto di prelevare dal territorio comunale, di propria iniziativa, cani e gatti vaganti e non per aver prestato soccorso. La polizia locale e il Nucleo Ambientale comunale sono a disposizione dei cittadini per qualunque tipo di segnalazione che viene prontamente inoltrata agli organi competenti, pertanto invitiamo tutti a rispettare le procedure esistenti onde evitare di incorrere in sanzioni”.