“Il Natale quando arriva arriva” diceva Renato Pozzetto in uno spot di alcuni, tanti, anni fa con cui si pubblicizzava una nota marca di panettone e sembrerebbe che anche a Lecce la festività sia arrivata, anche se preceduta da non poche polemiche.
Il capoluogo salentino da oggi, quindi, con l’albero e le luminarie posizionati in Piazza Sant’Oronzo, oltre che nel centro cittadino, ha anche un suo programma per il Natale, intitolato “Natale che spettacolo”, presentato questa mattina presso il Castello Carlo V, dove è stata anche allestita la tradizionale Fiera di Santa Lucia.
«Presentiamo questa mattina tutta una serie di attività per la quale ringraziamo i privati, perché il programma è composto da un mix che vede impegnate istituzioni pubbliche, private e le associazioni» ha affermato l’assessore al Turismo, Paolo Foresio.
«Da oggi fino alla prossima domenica, in Piazza Sant’Oronzo si svolgerà la festa del cioccolato, inoltre vi sarà lo street food in Piazza Libertini e il mercatino dei giocattoli in Piazza Mazzini. Come sapete quest’anno il Presepe è stato allestito in Piazza Duomo e lo inaugureremo alla presenza del Vescovo Michele Seccia. Inoltre ci sarà tutta una serie di iniziative tra cui la novità del 23 dicembre quando si darà vita a un’edizione natalizia di Cortili Aperti».
«Inoltre ci saranno tanti artisti di strada che si esibiranno, le street band che ritornano e l’animazione per i bambini, oltre che ai concerti al mercato di Settelaquare. Il giorno di Natale si svolgerà il consueto concerto organizzato per l’occasione dai Lions. È un programma ricco che va incontro a tutte le esigenze, nel quale si annoverano quasi sessanta appuntamenti in meno di trenta giorni. Questa formula è stata testata questa estate e abbiamo deciso di riproporla. Per quel che riguarda il capodanno nei prossimi giorni faremo conoscere le iniziative».
«Il Natale è una festa che parte nel giorno dell’Immacolata e anche a Lecce, come in tutte le altre città d’Italia, è così. Se qualcuno, qualche privato, qualche commerciante, ritiene di dover anticipare la festa può farlo autonomamente, abbellendo le proprie vetrine con le decorazioni», ha invece dichiarato il sindaco Carlo Salvemini, che non ha perso occasione per togliere qualche sassolino dalle scarpe.
«Ripeto, la città si è attrezzata seguendo un percorso comune a tutti gli altri comuni. Ringrazio Paolo perché è difficile raggiungere un obiettivo con il sindaco che taglia le risorse perché c’è una manovra economica da fare, o risolvere problematiche anche di carattere sociale. Ci sembra, però, di aver mantenuto un percorso di impegno e coerenza, anche se io stesso ritengo che ci siano cose che si possano migliorare».
«Rispondo a coloro che hanno detto che il Presepe sia stato spostato per una decisione di natura prettamente politica. L’anno scorso è stato allestito alle spalle del castello semplicemente perché all’interno dell’Anfiteatro costava molto e non c’erano le risorse. Oggi ci è stata offerta la possibilità di trasferirlo in Piazza Duomo e l’abbiamo accolta con entusiasmo anche perché ritengo che il vero simbolo della nostra città sia la Cattedrale».
«In una rappresentazione folkloristica dei fatti, inoltre, si è detto che l’Amministrazione valuti i bozzetti del Presepe. Non è assolutamente così!!! Chi ha disegnato il Presepe è lo stesso funzionario che se ne è sempre occupato e che lo fa da 17 anni, senza sottoporre il suo lavoro a sindaco o assessore. Se ha fatto un brutto progetto se ne assumerà la responsabilità personalmente».
«Indipendentemente dal giudizio di chi la vive la città o la visita, in un incontro con le associazioni dei commercianti, ho fatto un appello a investire su Lecce parlandone bene. In questi giorni ho sentito parlare del capoluogo come un posto desolante, triste, pieno di disservizi. Per la città parlano la sua storia, le sue bellezze e se verrà qualche turista in più non sarà certo merito del primo cittadino, me se si registreranno meno presenze la colpa potrebbe essere di chi ha dipinto un quadro diverso dalla realtà».