È passato il Natale e tra meno di due mesi arriva Pasqua. Il tempo passa e gli stipendi non arrivano per i lavoratori Alba service, la partecipata della Provincia di Lecce per la quale si profila il fallimento.
Tanti gli appelli, i sit in, gli incontri per capire quale futuro attende i dipendenti della Società che ormai non vedono un euro da 6 mesi.
“Basta! – affermano i sindacati – vogliamo vederci chiaro!” e così questa mattina davanti alla sede della Prefettura, su viale XXV luglio, è stata messa in atto una nuova protesta. Ieri, è stata protocollata presso gli uffici di palazzo dei Celestini una richiesta di accesso formale ai documenti amministrativi di Alba service a firma di Pietro Mancarella, responsabile della Confederazione Cobas Lecce.
“Vogliamo capire, vogliamo vederci chiaro per tutelare i ditritti dei lavoratori che sono ormai allo stremo – spiega proprio Pietro Mancarella ai microfoni di Leccenews24 – abbiamo chiesto copia del bilancio degli ultimi 3 esercizi, delle fatture d’acquisto dell’ultimo anno, delle fatture relative ai periodi 2014-2015. Vogliamo esaminare, com’è nel nostro diritto, gli atti aziendali per dare seguito a quanto previsto dalla delibera di equilibrio economico finanziario della Provincia di Lecce relativamente alle società partecipate”.
Ma non solo. I Cobas vogliono capire se i tagli alle spese abbiano riguardato tutti, ma prorio tutti e non soltanto i dipendenti. “Abbiamo chiesto copia – prosegue Mancarella – dei pagamenti relativi al Consiglio di Amministrazione per i primi 7 mesi del 2015 e dei pagamenti relativi a consulenze esterne dal 1 gennaio 2014 al 31 luglio 2015. E ancora, intendiamo porre la lente di ingrandimento anche sull’elenco del personale – e relativo livello retributivo con mansione – assunto negli ultimi 5 anni”. In soldoni, cosa hanno fatto i manager dell'Azienda in tale situazione di crisi? Quali scelte sono state effettuate?
Alla luce della richiesta inoltrata dai Cobas per i propri iscritti si intuisce che nessuno intende mollare. “Vogliamo capire – conclude Pietro Mancarella – se la situazione in cui versa Alba Service sia dovuta soltanto ai tagli famigerati voluti dalla riforma Delrio o anche ad una cattiva gestione”.