«I soldi per pagare le parcelle dei consulenti ci sono, per gli stipendi ai dipendenti del Consorzio Arneo no!» Inizia con queste parole la dura nota con cui il gruppo dei Conservatori e Riformisti che siede sugli scranni dell’opposizione in via Capruzzi accende i riflettori su quella che definisce testualmente «l’ennesima paradossale gestione che riguarda i Consorzi, da sempre non brillante». La situazione raccontata dai consiglieri Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola è questa: i dipendenti, senza stipendio da sei mesi, non sanno più come sbarcare il lunario né come riuscire a mantenere le loro famiglie, ma dalle casse del Consorzio sarebbero usciti circa 110mila euro per altre spese. Questo, si legge nella nota a firma degli esponenti del partito di Raffaele Fitto, nonostante il Consiglio regionale, facendo un ulteriore sforzo, abbia stanziato lo scorso anno una somma proprio per garantire gli stipendi.
«La Legge regionale 8/2015 “Disposizioni transitorie in materia di Consorzi di bonifica” all'art 3 comma 2, ha espressamente previsto, proprio a garanzia del pagamento degli stipendi, che “la Regione eroga le somme per il pagamento degli emolumenti ai dipendenti a tempo indeterminato e a tempo determinato ..”», ma secondo il gruppo di Cor la disposizione di Legge sarebbe stata totalmente disattesa, almeno per quanto riguarda il Consorzio Arneo, tant’è che «alcuni dipendenti hanno chiesto e ottenuto dalla Autorità Giudiziaria decine di decreti ingiuntivi a cui sia il Consorzio che la Regione non si sono opposti e che quindi sono divenuti definitivi, con aggravio notevole ed inutile di spese legali (circa € 100.000 nel periodo marzo-giugno)».
Perché, si domandano, se le casse sono state di recente rimpinguate dalla SOGET (società concessionaria della riscossione per conto del Consorzio) che ha versato oltre 226mila euro per la riscossione del Tributo 630?
A questo punto, secondo i consiglieri regionali di Cor è indispensabile che il presidente Emiliano e l’assessore all’Agricoltura Digioia si presentino in aula a dare spiegazioni su quanto sta accadendo. Quello che devono chiarire, insomma, è: “se e come la Regione intenda intervenire affinché sia garantita la regolare retribuzione dei dipendenti del Consorzio dell'Arneo, verificando a tal fine che le disponibilità finanziarie del Consorzio vengano destinate prioritariamente al pagamento degli stipendi; se e come la Regione intende intervenire perché siano corrisposti gli stipendi di luglio, agosto e settembre non ancora oggetto di decreti ingiuntivi”.