Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Lecce. È questo il tema della conferenza stampa che il sindaco Carlo Salvemini ha fissato per domani mattina, alle 11.00 all’Open Space di Palazzo Carafa per illustrare i dettagli dei provvedimenti finanziari da adottare. La manovra, che è stata approvata con quattro voti favorevoli in un’accesa commissione Bilancio, sarà l’ordine del giorno del consiglio comunale, già programmato per il 9 di gennaio, che il primo cittadino considera fondamentale per il futuro della sua giunta.
È inutile girarci intorno e perdere tempo in disamine e congetture: la manovra passerà, senza se e senza ma, perché nessuno ha interesse a lasciare annegare Lecce nel dissesto. Il problema è solo e soltanto politico e sta nel comprendere quali decisioni saranno prese dopo questo attesissimo appuntamento.
Tutto gira intorno ai consiglieri di Prima Lecce (oggi Laura Calò si è astenuta in Commissione): voteranno a favore, contro oppure si asterranno? La prima sembra un’ipotesi già scartata, mentre la seconda potrebbe addirittura materializzarsi nel caso in cui i loro voti non fossero decisivi viste le assenze, già annunciate, tra i banchi occupati dal centrodestra che abbasserebbero il quorum. A quel punto il cerino passerà nelle mani del Sindaco.
Che cosa farà Salvemini di fronte a questo segnale, anche con il riequilibrio pluriennale approvato? Farà finta di nulla o deciderà di dimettersi togliendosi da questa spada di Damocle a cui è stato costretto da Finamore & Company?
Le quotazioni delle dimissioni in massa da parte di un centrodestra che ritrova d’incanto la compattezza sono fortemente al ribasso poiché i big non si sono ancora parlati tra di loro e un futuro comune non si intravede in un orizzonte prossimo.
Bene la conferenza stampa, ma forse il Sindaco contestualmente al chiarimento che i tecnicismi richiedono dovrebbe spiegare quali saranno le sue intenzioni. Anche perché i leccesi meritano di sapere a cosa andranno incontro nei prossimi mesi, anzi giorni.
