C’è molta amarezza tra i cittadini pugliesi dopo l’esito del referendum di ieri. Quorum non raggiunto con i votanti fermatisi al 32%. I “Sì” sfiorano l’80%, mentre invece i “No” si attestano al 20%. Del resto, nella regione governata da Michele Emiliano vanno registrati dati molto alti sull’affluenza. Al flop subentrano, inoltre, le dichiarazioni del premier Matteo Renzi. Una vittoria contro quei pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione “che volevano farne solo una conta politica”. Che sia considerato successo o sconfitta, i sostenitori del Comitato per il Sì credono che comunque si sia “acceso un riflettore sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte energetiche del Paese”. Sui social, invece, il popolo non risparmia commenti duri nei confronti di chi alle urne non s’è presentato affatto. In un paese civile l’espressione del voto non va mai sottovalutata.
Tornando però alle parole proferito dal presidente del Consiglio l’Italia ha parlato, ed il referendum è stato respinto. “Ora ci sarà la solita triste esibizione dei politici vecchio stile che dichiarano di aver vinto anche quando hanno perso – dice Renzi – In politica bisogna saper perdere". Renzi, inoltre, si dice dispiaciuto di aver dovuto "non votare", spiegando di averlo fatto per tutelare "11mila posti di lavoro" di operai e ingegneri del settore petrolifero. "Saremo il Paese più verde d'Europa” aggiunge, spiegando che però le politiche per le rinnovabili “non possono essere fatte sprecando l'energia che già abbiamo ma con il tempo”. Michele Emiliano valuta i numeri registrati:"Abbiamo superato la soglia di 10 milioni di voti che consideravamo necessaria per poter parlare di un successo: il governo dovrà tenerne conto. E dal presidente del Consiglio c'è stata mancanza di rispetto”.
Insomma, che il clima non fosse affatto amichevole e concorde – all’interno dei partiti – lo si era capito già da un episodio, ovvero un tweet del deputato renziano del Pd Ernesto Carbone.
A urne aperte, ha ironizzato con un "ciaone" a tutti coloro che avevano confidato nel raggiungimento del quorum.