Delli Noci scompagina gli schieramenti: Area Popolare, Mola e Fornari pronti al dialogo. Salvemini declina


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Doveva essere un "bussolotto nelle mani della maggioranza", invece Alessandro Delli Noci ha sorpreso tutti e la sua partita a "risiko" è iniziata nel migliore dei modi. L'effetto dimissioni a sorpresa ha scompaginato gli schieramenti e, in special modo, le convinzioni degli "altri", quanti lo ritenevano inoffensivo fino a pochi giorni fa. 

"Sei giovane, capace, stimato, ambizioso: ingredienti importanti per raggiungere il successo. Le attenzioni e i consensi che stai raccogliendo ne sono conferma" in queste parole di Carlo Salvemini ci sarebbe tutto il senso della battaglia politica sotto traccia lanciata da Delli Noci, ex assessore per quattro lunghi anni della giunta Perrone, dimissionario da soli due giorni. Salvemini, declinando l'invito al dialogo con il progetto dell'ex assessore, riscontra nelle mosse di Delli Noci non poche antinomie, in sostanza lo etichetta come uomo storicamente fedele alla destra, "hai sostenuto Adriana Poli Bortone al Comune, Raffaele Fitto e Rocco Palese alle regionali,  Antonio Gabellone alla Provincia, Silvio Berlusconi alle politiche. La tua stessa decisione di lasciare la Giunta non giunge per un dissenso insanabile su un provvedimento o scelta politico amministrativa, ma esclusivamente per un disaccordo sui criteri di individuazione del candidato sindaco". Ancora, secondo Salvemini, le "primarie delle idee" di Delli Noci sarebbero da intendersi come una strategia di marketing politico e niente più. "Insomma io vedo nella tua esperienza piena ortodossia ad una causa politica, che conferma una convinta appartenenza ideologica che consideri – con le tue legittime scelte e decisioni – tutt'altro che superata. Per questa ragione personalmente non aderisco al tuo appello ad un impegno trasversale per Lecce " chiosa Carlo Salvemini. 

Se da una parte si rimprovera Delli Noci di non rispettare la verità politica di questi anni e del suo stesso percorso, dall'altra il progetto catalizza su di sé già le prime note ufficiali di apertura al dialogo: Ernesto Mola e Giuseppe Fornari, rispettivamente leader delle civiche "Idea per Lecce" e "Una buona storia per Lecce",  aderiranno al progetto Delli Noci e rinnovano l'invito al dialogo per tutte le componenti della società leccese, unica discriminante operare per il bene della città. 

Una seconda nota ufficiale giunge da Area Popolare di Luigi Mazzei che conferma il grande interesse e l'attenzione nei riguardi dello schieramento di Delli Noci, segnale questo che un confronto potrebbe già essere stato intavolato. Peraltro, Area Popolare, fa un avvertimento alla coalizione di centrodestra che, ad ogni buon conto, suona quasi come un ricatto: "Ora Area Popolare chiede un atto di chiarezza alla coalizione che dovrà riunirsi e chiudere la vicenda nella prossima settimana. Lecce non può più attendere, oppure saremo liberi di seguire percorsi alternativi e quello di Delli Noci rappresenta certamente un opportunità nuova per la città."

La partita si è appena aperta e dalla sua l'ex assessore, avrebbe già le due civiche di Mola e Fornari e, con probabilità, Area Popolare. Tuttavia la lista di sostanza, Andare Oltre, quella su cui poggerebbe le basi tutto il progetto Delli Noci, verrà presentata la prossima settimana; dallo schieramento di Mellone fanno sapere che non si conoscono ancora le modalità scelte per la presentazione, ma certamente si tratterà di attendere solo pochi giorni. 

È rilevante ricordare, per comprendere la natura del progetto Delli Noci, che l'ex Assessore ricalca volutamente lo schema delle civiche che hanno condotto alla vittoria Pippi Mellone e che da esso prende vita; la lista "Andare Oltre" giocherà un ruolo predominante nello schieramento e, in caso di vittoria, sarebbe senza dubbio rappresentata in Consiglio Comunale, ma anche in Giunta. Una formula speculare a quella leccese, Mellone, la riproporrà per le elezioni amministrative di Galatone. 

Mentre centrodestra e centrosinistra leccesi rilanciano e bruciano nomi alla velocità della luce, fissano e disdicono tavoli di concertazione, c'è un nuovo movimento che si professa civico e apartitico, che da Nardò s'insinua a Lecce e poi a Galatone, provando a diventare più grande delle già grandi ambizioni di Mellone e Delli Noci. 

È un movimento composto da poco più che trentenni di estrema destra, formatisi in Azione Giovani, ha saputo leggere la crisi dei partiti meglio dei politici di vecchia data, si è autoproclamato interprete del futuro e prova a vincere la partita elettorale del 2017. 
 
di Valentina Petrucci