Il Salento volta le spalle alla Regione Puglia: l’effetto Emiliano a Lecce non c’è stato


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Nella città dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci vince il centrodestra e la stessa cosa è accaduta nella città dell’assessore regionale Sebastiano Leo. Una bocciatura netta di due leadership politiche consolidate nel tempo ma che adesso cominciano a scricchiolare.

A Lecce la stagione del civismo sembra ormai superata e l’effetto Delli Noci, che aveva messo combustibile nelle caldaie della candidatura di Carlo Salvemini nel lontano 2017, sì è esaurito. A Lecce la sconfitta non è imputabile unicamente al sindaco uscente ma in particolar modo a chi si è fatto garante e interprete di un modello che oggi i cittadini hanno rigettato preferendo la figura più rassicurante della ‘signora Adriana’ che con i suoi 81 anni riesce a spaccare il fortino della Sinistra leccese, la quale dovrà interrogarsi sul suo futuro a cominciare dai dirigenti leccesi ai quali, inesorabilmente, va intestata la sconfitta politica.

E se a Lecce la vittoria di Poli Bortone è stata assegnata al foto finish, a Copertino è stata larga, potente e devastante. Anche qui i cittadini si sono schierati sull’altra riva del fiume bloccando in mezzo al guado chi aveva governato la città negli ultimi 30 anni. Tutto questo avviene in un contesto geopolitico che si distacca sensibilmente da ciò che è andato in scena a Bari e nel nord della Puglia, che sembra davvero un altro mondo, diverso e lontano, dove invece i candidati della sinistra si sono imposti con esiti plebiscitari, Decaro alle Europee, Leccese alle Comunali.

A Lecce l’analisi del voto è solo all’inizio. Non sarà facile per nessuno far finta di niente.