Lo spoglio comincerà alle 14.00, scheda dopo scheda si conoscerà il nome dei Sindaci scelti dai cittadini dei comuni salentini chiamati al voto, ma a Matino la conta sarà solo una formalità. Aver raggiunto il quorum ha permesso a Giorgio Salvatore Toma, Johnny per i suoi concittadini, di indossare ancora la fascia tricolore. Sarà lui, unico candidato, a guidare la cittadina per i prossimi cinque anni. Nella corsa a conquistare la poltrona più alta del municipio non aveva competitor, era raggiungere lo “scoglio” fissato quando in una tornata elettorale si presenta un solo candidato, il 40% più uno degli aventi diritto al voto. E i matinesi hanno risposto alla chiamata, scegliendo la continuità, ma soprattutto di dare fiducia al sindaco uscente che si era presentato per chiedere il bis. Obiettivo raggiunto già alle 18.00.
«È stato emozionante rivedere tante persone, molte delle quali non vedevo da tempo causa pandemia, che si sono riversate ad esprimere il proprio voto. Sarà un onore continuare a servire la mia città perché la amo. Ringrazio di cuore tutti i miei concittadini» ha dichiarato il Sindaco dopo la riconferma.
A urne chiuse è scoppiata la festa. Toma si era presentato con la lista “Amiamo Matino” e una squadra già conosciuta: Barone Lucetta, Bianchi Leonardo, Coluccia Fabrizio, Coronese Emanuele, Costantino Antonio, De Donatis Aldo, De Simone Enrico, Ferraro Maria Antonietta, Fusaro Antonio, Gatto Emanuela, Mannetta Jannette, Latino Annunziata, Romano Alessandra, Romano Massimiliano, Sabato Alberto, Tornesello Francesca.
Ai nastri di partenza, quando era scaduto il tempo per la presentazione delle liste si era ritrovato da solo. Il secondo candidato, Luigi Provenzano, consigliere di minoranza che aveva sciolto i dubbi alle 11.30 dell’ultimo giorno utile era stato escluso dalla Prefettura a causa del numero dei candidati nella lista “Matino la tua città”, inferiore a 12.