Dopo l’incontro di ieri sera all’Hilton Garden Inn che ha visto la partecipazione di vari movimenti tra i quali Sentire Civico, Andare Oltre, Nuovo Umanesimo, Movimento Regione Salento, MoviMenti, Movimento Popolare Leccese e Movimento in Libertà, oggi pomeriggio sarà la volta del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi ad ospitare una nuova iniziativa legata al civismo, quella organizzata alle ore 18.00 da Luigi Mazzei e dalla sua Puglia Popolare.
Un gran fermento, insomma, come abbiamo avuto modo di dire più volte, figlio della necessità di marcare il territorio, di far pesare il proprio consenso – soprattutto se non straripante – e di provare a cambiare la classe politica uscente.
I tavoli di concertazione provano a disinnescare la miccia delle Primarie che lungi dal far crescere l’entusiasmo popolare verso ‘volti nuovi’ rischiano di diventare bagni di folla per i big. Del resto in democrazia conta il consenso, per meglio dire contano i voti e dunque con tutto il rispetto per chi si impegna e prova a dare il proprio contributo se non si capisce come si muoveranno i nomi forti delle coalizioni diventa difficile orientare la bussola della partecipazione.
L’impressione è che senza un vero accordo tra la Lega (dicesi Roberto Marti), Fratelli d’Italia (leggasi Paolo Perrone ed Erio Congedo), Forza Italia (Adriana Poli Bortone è già stata lanciata in pista) e quel che resta dell’universo fittiano diventi molto difficile parlare di candidature nel centrodestra.
Anche perché dietro a molte sigle del civismo, per carità non tutte, si nascondono i nomi di big di secondo piano o aspiranti tali che hanno la strada sbarrata nei loro partiti e che provano a mettere la freccia del sorpasso aggrappandosi alla spinta delle associazioni d’area.
Ad oggi a Lecce non sembra respirarsi il clima di una rivoluzione che mangia i suoi padri; l’impressione è che si sia davanti a qualche schermaglia che annuncia la discesa in campo dei soliti, di quelli che hanno più consenso, più esperienza e anche più voti.
Voci di sottofondo dicono che si vada in maniera abbastanza rapida verso l’incoronazione di Erio Congedo con buona pace di chi si faceva calcoli diversi. Alla fine, come sempre accade, si salirà sul carro del vincitore e si giustificherà il rospo ingoiato.