«Scusa Nicola, qui nella sede di Di Maio non c’è più nessuno. Sono andati via tutti». Queste parole dell’inviata di Quarta Repubblica durante la maratona elettorale per seguire i risultati delle elezioni politiche hanno già detto tutto. Per Luigi Di Maio, ministro degli esteri candidato nel collegio uninominale alla Camera di Napoli Fuorigrotta, la partita si è conclusa nel cuore della notte, già dalle prime proiezioni. A chiudere le porte del Parlamento al politico di Pomigliano d’Arco è stato il Movimento Cinque Stelle, con Sergio Costa, ministro dell’ambiente nel governo Conte I e II. Una sconfitta bruciante, anche per il partito, Impegno Civico, che non ha raggiunto il tanto temuto quorum, i numeri necessari per conquistare una poltrona. La zattera offerta dal PD, il «partito di Bibbiano» non è servita. E con questa legge elettorale, chi non arriva all’un percento dei voti non contribuisce al risultato, ma vede disperse le sue preferenze. Insomma, è stato tutto vano.
Inutile dire che, sui social, Di Maio è un argomento caldo. «Gigino verso il ritorno al San Paolo» ironizzano, anche se lui a chi lo chiamava bibitaro ha sempre risposto che i lavoretti della giovinezza gli hanno insegnato «più di questi dieci anni in Parlamento». E che dire di quella foto scattata durante la campagna elettorale quando è stato sollevato dai camerieri di un ristorante sulle note di “The Time Of My Life”, la colonna sonora di Dirty Dancing ora diventata la base di centinaia di meme. Ma a far più male, probabilmente, sono i sorrisetti degli ex compagni, fra i primi ad esultare. I cinque stelle che dovevano essere in crisi, ma che sono risorti dalle ceneri come l’araba fenice.
«Impegno civico andrà oltre il 3 per cento» aveva detto. Un obiettivo non solo fallito, ma neanche sfiorato. La formazione politica creata con Bruno Tabacci ha preso a livello nazionale meno dell’1%. Ha fatto meglio anche il partito di Gianluigi Paragone, anche se non ha raggiunto la soglia di sbarramento.
E ora quella foto del volo si è trasformata per tutti in uno schianto.