«Non voglio dire cose generali, generaliste e quindi generiche. Non è più il momento. La Puglia ha bisogno di concretezza. Non voglio parlare di partiti e schieramenti. Di soglie di sbarramento e posti in Consiglio. Non mi interessa. Da amministratore impegnato in prima linea a risolvere i problemi della mia comunità quando ho svolto l’incarico di sindaco, devo ammettere che tutti i cittadini venivano a Palazzo di Città per chiedere lavoro per sé e per i propri figli. Alla gente non interessa la tattica politica, le alleanze, gli inciuci, gli inutili trasversalismi. La gente chiede futuro. E il futuro può essere dato ai giovani ed ai meno giovani che sono fuori dai processi produttivi sono creando lavoro e per creare lavoro bisogna avere idee chiare su ciò che si deve fare in Via Gentile e non le idee confuse e soprattutto bisogna lavorare per la comunità e non per il proprio orticello»
È un fiume in piena Lino Guido, candidato al Consiglio Regionale nella lista ‘La Puglia domani’ a sostegno del candidato presidente Raffaele Fitto.

Non gli chiedete di simboli, partiti, schieramenti, previsioni di voto. È focalizzato sul da farsi e il da farsi nei prossimi mesi parte soprattutto dall’analisi di ciò che si è fatto fino ad ora o forse non si è fatto.
«Il 60% delle iniziative imprenditoriali della Puglia non arriva a buon fine per ottenere i finanziamenti necessari ad avviare attività imprenditoriali? È mai possibile una simile situazione? Bisogna invertire la rotta. Occorre sburocratizzare la giungla di carte, lacci e lacciuoli. Serve semplificare l’ accesso alle forme di finanziamento».
Non entra in temi che sono lontani dalle sue competenze di profondo conoscitore del mondo delle imprese salentine. Il lavoro si crea con il sostegno al mondo produttivo, l’unico in grado di generare posti di lavoro e benessere. La crisi la si combatte affrontandola, senza indossare l’abito del vittimismo.
«La Regione è un ente fondamentale per dare una spinta propulsiva al sistema e far nascere attività imprenditoriali che danno lavoro. È la sede giusta per organizzare la semplificazione e la sburocratizzazione delle pratiche di finanziamento così da far realizzare la propria idea imprenditoriale anche in assenza di autonome fonti finanziarie. Stiamo pensando, solo per fare un esempio, ad un Fondo di Rotazione che potrebbe aiutare le donne e gli under 35 che non accedono al finanziamento bancario per costituire la propria azienda e dare posto di lavoro. Per non parlare poi del micro-credito voluto da Emiliano che paradossalmente esclude le aziende maggiormente colpite dall’emergenza covid-19. La Regione deve essere un ente propulsore per il settore tessile, turistico, edile ed imprenditoriale in genere. Noi abbiamo idee chiare ed energie giuste e per questo il 20 e 21 settembre prossimi chiediamo il voto dei salentini e dei pugliesi».
(pubbliredazionale elettorale)