I problemi sono noti a tutti. Con l’estate ormai entrata nel vivo, però, non solo la questione del 118 torna prepotentemente d’attualità, ma richiede una soluzione immediata. Un territorio come quello salentino, infatti, non può permettersi un servizio di emergenza e urgenza così carente, con decine di ambulanze sprovviste di medici. Non può permetterselo durante l’anno e ancor più nei mesi clou, come luglio e agosto, quando le richieste di intervento giocoforza aumentano. Da tempo, infatti, ci si interroga sulla necessità di risolvere i seri problemi d’organico del 118 leccese, onde scongiurare il rischio di caos a cui il servizio sembra “destinato” a causa della mancanza del personale medico. Carenza che unita alle ferie hanno reso necessario, per garantire a tutti l'assistenza, cercare alcune valide soluzioni per a far fronte alla vecchia quanto sempre attuale "emergenza estate". Ma quali soluzioni?
«Andando avanti così, ci sarà una progressiva desertificazione del servizio sanitario. Adesso è il momento di predisporre un intervento organico, serio e complessivo che possa garantire un adeguato servizio del 118 ai cittadini, soprattutto ai salentini che stanno pagando il prezzo più alto». Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali del Pdl-Fi, Aldo Aloisi, Antonio Barba, Erio Congedo e Luigi Mazzei.
«Andiamo incontro al periodo estivo –proseguono- ed ovviamente la popolazione aumenterà in maniera considerevole. Siamo a luglio e ci si ricorda solo oggi di programmare il servizio estivo, quando di norma dovrebbe redigersi un piano ogni anno prima. Ormai la sanità locale è al collasso e la Regione non può continuare a girare lo sguardo. Adesso è necessario elaborare un piano di interventi che risponda definitivamente alle necessità del territorio, potenziando le postazioni e riorganizzando il servizio in generale. È un problema regionale –concludono- ed è giusto che sia l’Asl che la Regione diano una risposta concreta, anche se in ritardo».