
La Prefettura di Lecce convoca sindacati, amministrazione locale e Questura per discutere dell’emergenza sfratti nel capoluogo. Un allarme a tutti gli effetti che ricade su numerosi nuclei familiari e sullo stesso territorio
La crisi economica ha accentuato il problema. Sempre più famiglie non riescono ad onorare l’impegno del pagamento del canone d’affitto e, non sempre si trovano di fronte a proprietari che abbiano la sensibilità o, a dire il vero anche la possibilità, di soprassedere a tale situazione, aspettando tempi migliori.
Lo spettro dello sfratto si agita così su tantissimi nuclei familiari del nostro territorio. La questione è a tutti gli effetti di carattere sociale, un vero e proprio allarme dinanzi al quale questa mattina la Prefettura di Lecce ha ritenuto di dover intervenire. Nel corso della riunione – alla quale hanno partecipato il Questore di Lecce, l’Assessore del Comune di Lecce, il Commissario Straordinario dell’IACP, i rappresentanti delle associazioni degli inquilini (Sunia, SICIT), quelli delle OO.SS., nonché il Presidente di Confedilizia Lecce -, dopo aver preso atto della rilevanza della problematica nella provincia, anche a causa del perdurare della congiuntura economica negativa che ha colpito le attività produttive, le aziende e numerosi gruppi familiari, "si è proceduto alla individuazione delle linee guida che la Commissione utilizzerà per la valutazione delle singole richieste di utilizzo della forza pubblica provenienti dalla Autorità giudiziaria".
"In particolare – rende noto la Questura – i criteri approvati dalla Commissione, che cercano di contemperare le legittime esigenze della proprietà privata con quelle determinate dalla crisi economico-finanziaria in atto nel Paese, tengono conto dei fattori normativi e socio-economici maggiormente rilevanti, quali l’ubicazione dell’immobile privato in una delle Città considerate ad alta tensione abitativa, secondo la Delibera CIPE del 2003, nonchè dell’approfondito studio statistico effettuato dalla Prefettura di Lecce, la attenta analisi della situazione economica, sociale e familiare degli inquilini che sono destinatari della procedura di sfratto, la valutazione degli interventi di sostegno eventualmente posti in essere dal Comune di appartenenza ed ogni altra circostanza che può essere utile all’attività della Commissione per consentire l’utilizzo della forza pubblica nella procedura esecutiva in questione".
Al termine dell’incontro il Prefetto ha sottolineato la rilevanza del lavoro che la Commissione prefettizia svolgerà, che si colloca nel solco delle iniziative di sostegno e di mediazione sociale costantemente svolte dalla Prefettura in questa difficile congiuntura economica, ma anche quale presidio di legalità in relazione alla attenta valutazione dei presupposti normativi circa l’impiego della forza pubblica, evitando ogni ingiustificata ed illegittima compressione e mancato godimento del diritto di proprietà costituzionalmente garantito.