Gli addetti alle pulizie nelle scuole pubbliche stanno occupando il Provveditorato. Il malcontento è ormai totale dopo che è arrivata la notizia che a breve, molti di loro, potrebbero essere raggiunti da una lettera di licenziamento
Si torna a parlare degli addetti alle pulizie nelle scuole pubbliche leccesi. Dopo il tavolo regionale, che aveva sgombrato un po’ il campo da equivoci e aperto uno spiraglio di speranza agli ex Lsu, non si è trovato alcun accordo al Ministero della Pubblica Istruzione e la situazione, per gli ottocento dipendenti della provincia di Lecce, è rimasta incredibilmente critica.
Niente svolta, nessun cambiamento, anzi, cresce la paura di ritrovarsi da un momento all’altro senza lavoro. Non solo, quindi, l’onta del dimezzamento delle ore di lavoro e di uno stipendio tagliato del 60% (nonostante fosse già di sole 800 euro), ma il baratro di un licenziamento che si avvicina sempre di più. La notizia peggiore è arrivata nelle ultime ore. A breve, infatti, arriverà la lettera di licenziamento che potrebbe stroncare molte famiglie leccesi. I lavoratori, come era facile prevedere, non ci stanno e tornano a manifestare per cercare di smuovere la sensibilità di qualcuno che possa fare qualcosa.
È partito spontaneamente, quindi, un corteo per protestare contro la vertenza che riguarda i lavoratori che chiedono chiarezza. Si torna davanti al Provveditorato e, nell’Ufficio scolastico provinciale, in Via Cicolella a Lecce, si sta già preparando lo sciopero nazionale che si terrà a Roma il prossimo 16 dicembre.