Filobus.senza fine


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Senza fine. Così recita una nota canzone, parlando di un amore se pur tormentato. E di amore, in questo caso, proprio non si può parlare nel dialogo acceso tra il sindaco Paolo Perrone e l’opposizione di Palazzo Carafa. Sulla conferenza stampa del Sindaco in cui è stata resa nota la famigerata lettera della Sirti, ha replicato per primo Fabrizio Marra Segretario del PD di Lecce, raccontando che la segretezza di Perrone in merito alla missiva non era altro che un bluff avente lo scopo di attribuire al Pd la responsabilità del mancato componimento amichevole della controversia. “Il Partito Democratico non ha mai avuto ne ha rapporti con la SIRTI – precisa Marra – come sa perfettamente lo stesso Perrone, che non avendo altri argomenti getta schizzi di fango sul PD leccese e migliaia di cittadini lo hanno votato e lo votano, manifestando un senso delle istituzioni più da podestà che da rappresentante di tutti i leccesi. Qualora Perrone avesse la prova di qualche legame, lo sfido pubblicamente a darne comunicazione, poiché non è con le insinuazioni malevole che si rimedia alle brutte figure per le sciocchezze dette”.

A tornare sulla questione anche Carlo Salvemini. “C'è una aspetto paradossale in questa crociata del Sindaco Perrone sulla vicenda Sirti che andrebbe evidenziato. Il braccio di ferro con l'azienda nasce, come è noto, dai ritardi nella consegna dell'opera prevista contrattualmente il 9/6/2007 e avvenuta, a seguito delle ormai note proroghe, il 12/3/2009 ossia 21 mesi dopo”.  Salvemini, poi, riassume così la questio su cui verte il contenzioso: “L'azienda chiede il saldo dovuto per i lavori eseguiti, pari a circa 6 milioni di euro, la cui legittimità è confermata da parere espresso dal dirigente del settore Mobilità e da ripetute dichiarazioni dell'assessore Ripa; il Comune oggi non solo contesta quella richiesta di pagamento, ma pretende, con atto di citazione, il risarcimento di circa 5 milioni da parte dell'azienda quale penale per i 21 mesi di ritardo nella consegna dell'opera. Come dire: dei 23 miloni di euro complessivi previsti per il filobus il Comune immagina alla fine di doverne pagare solo 12. Giunti a questo punto saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità e cioè chi è creditore di chi”. E Salvemini incalza “Ma c'è un ritardo nella partenza del filobus del quale non si parla ma che è altrettanto clamoroso:mi riferisco a quello che si sta accumulando dalla data di consegna del filobus da parte dell'azienda (avvenuto ricordiamolo il 12/3/2009) ad oggi. Praticamente altri 21 mesi! Se esistesse il tribunale del buon governo il Sindaco verrebbe anch'egli chiamato ad un doveroso risarcimento”. Non solo quelli del filobus, poi, sono i ritardi denunciati da Salvemini: l’ex consigliere elenca il Piano Generale del Traffico che risulta scaduto dal 2004 e non è stato ancora rinnovato o l’ uso dei mezzi pubblici in città. “Ma di fronte all'assunzione delle proprie responsabilità – conclude Salvemini – il Sindaco come è noto preferisce tacere o gridare al complotto”.

A seguito delle dichiarazioni dell’ex consigliere comunale Carlo Salvemini non si fa attendere la presa di posizione dell’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Giuseppe Ripa. “Come sempre – spiega – la fantasia di Carlo Salvemini corre più del dovuto. Contrariamente a quello che sostiene, mi preme sottolineare con forza che io non ho autorizzato in nessuna sede alcun tipo di proroga ai lavori per la realizzazione del filobus, peraltro come più volte ho affermato. Ho solo dedotto, a titolo esclusivamente personale, che probabilmente il dirigente Sergio Aversa abbia firmato quelle proroghe in buona fede per accelerare il percorso per la realizzazione del filobus, considerato che senza quelle firme i lavori sarebbero rimasti bloccati per sempre. Tale considerazione da parte mia – conclude l’assessore Ripa – ferma restando, ovviamente, la giusta verifica nelle sedi opportune di eventuali danni arrecati al Comune di Lecce”. In merito alle stesse affermazioni di Salvemini, il sindaco Paolo Perrone, come annunciato ieri in conferenza stampa, fa sapere di non dover fare alcuna ulteriore dichiarazione su questo argomento e di non dover replicare a nessun esponente dell’opposizione, in modo da evitare che la polemica politica possa interferire con il corso della trattativa.

​A quando l’ultimo atto?