È stata una giornata particolare quella di oggi per la politica leccese. Il patto siglato da Salvemini e Delli Noci apre scenari nuovi per Lecce e ovviamente sono stati in tanti a commentare gli sviluppi di questo accordo. C’è chi vede le radici di un’alternanza dopo 20anni di centrodestra, chi le tracce del trasformismo e del tradimento dei valori di riferimento. Una visione importante quella invece dei consiglieri eletti nelle file dell’Udc che a seconda dell’esito del ballottaggio del 25 giugno potranno trovarsi a sedere sui banchi dell’opposizione o su quelli di governo cittadino, accanto al sindaco con ruoli assessorili. Abbiamo sentito Marco Nuzzaci, fisioterapista, il più suffragato dell’Udc e dell’Intera coalizione che faceva capo a Delli Noci.
Nuzzaci, dunque uniti e compatti con Carlo Salvemini?
Sì, la scelta di sostenere Salvemini l’abbiamo discussa e condivisa, quindi siamo assolutamente convinti della bontà di questo percorso politico. Mi spiace che in alcuni casi si cerchi sempre di gettare delle ombre sul senso di un cammino che è stato invece estremamente chiaro e lineare. Il nostro apporto di forza politica che è stata determinante per l’exploit di Alessandro Delli Noci trova nell’adesione al progetto di Salvemini uno sbocco per certi versi naturale.
C’è chi parla di convenienza
Ma quale convenienza? Mi risulta che Mauro Giliberti sia arrivato primo tra i candidati a sindaco della città. Quindi se avessimo dovuto scegliere per convenienza avremmo fatto una scelta diversa, anzi opposta a quella che abbiamo intrapreso. La verità è che siamo stati animati dalla voglia di cambiare. Siamo stati eletti per cambiare il volto della città dopo 20 anni. Intravediamo con Salvemini la luce in fondo al tunnel. Altro che convenienza!
Nuzzaci, se dovesse vincere Salvemini pare sia pronto un posto da assessore per lei; se dovesse perdere, invece, vi toccherà stare all’opposizione.
Non mi interessa adesso parlare di posti in giunta e di governo della città. Adesso dobbiamo impegnarci per il ballottaggio, punto e basta. Sono stato eletto in Consiglio Comunale per rappresentare tutti gli elettori dell’Udc, tutti gli elettori di centro della città, tutti gli elettori moderati, tutti gli elettori che pensano che non si risolvono i problemi seri dei leccesi schierandosi come in una partita di calcio, ma affrontando le questioni con la dovuta complessità e la necessari a serietà. Sarò seduto in Consiglio Comunale a svolgere questo mio ruolo di consigliere.
Dica la verità, ma con il vostro segretario provinciale non avete mai affrontato il discorso di una possibile convergenza su Giliberti? È vero che i rancori tra Ruggeri e Fitto hanno stoppato ogni possibile virata in tal senso dell’Udc?
Mi viene da ridere quando sento parlare di rancori e di odi personali. Salvatore Ruggeri ha portato avanti questa trattativa con l’esperienza di un politico di lungo corso ma con la passione di un giovane. In questo partito abbiamo discusso, ragionato , argomentato e infine scelto. Io sono un uomo di partito e rispondo solo ed esclusivamente al senatore Ruggeri. Tutte le sciocchezze di cui sento parlare mi sembrano cose davvero lontane miglia da noi.