Il Centro Sociale di Frigole come sala privata. La denuncia del Comitato


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Il centro gestito dal Comune sarebbe utilizzato per scopi che vanno al di là delle finalità sociali: questa la denuncia  del Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale leccese.
La Comunità di Frigole e Borgo Piave esprime la propria protesta per l’uso a fini privati che l’Amministrazione Comunale farebbe del Centro Sociale di Frigole, che ne prevaricherebbe così l’utilizzazione per scopi sociali e collettivi rivolti alla popolazione.
 
Già da alcuni anni tutte le associazioni di cittadini presenti a Frigole (il Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole, il Comitato Frigole, l’Associazione Parrocchiale, la Pro Loco, l’Associazione Giovanile Allegria) hanno manifestato al Sindaco Perrone la volontà di gestire e utilizzare insieme il Centro Sociale di Frigole per iniziative culturali, formative e ricreative. Ma, a dire delle associazioni, la richiesta non ha trovato ancora una risposta concreta: “il Centro Sociale è attualmente gestito direttamente dal Comune e dato in affitto giornalmente prevalentemente come salone per feste private, e se i cittadini devono riunirsi per discutere di problemi della comunità devono anche loro versare la quota di 55 euro – affermano i cittadini – Inoltre, in più di un’occasione, non si sono potute tenere iniziative sociali, come ad esempio un mercatino natalizio dell’artigianato locale e un convegno sulla produzione della patata zuccherina di Frigole, perché la sala era stata già “prenotata” per feste private”.
 
Dal Comitato, quindi, si contesta” il regolamento che l’Amministrazione Comunale ha voluto dare all’uso del Centro Sociale di Frigole che contrasta con gli scopi per i quali era stato ottenuto il finanziamento regionale per la ristrutturazione dei locali, con le esigenze di socializzazione e di promozione della formazione e dello sviluppo della comunità di Frigole e con il senso comune”. Sul piede di guerra, le associazioni annunciano che saranno messe in campo tutte le iniziative per sensibilizzare l’Amministrazione, il Consiglio Comunale e i cittadini leccesi, “rinnovando la richiesta che il Centro Sociale sia affidato in uso a tutte le Associazioni di Cittadini presenti sul territorio del litorale per farne un luogo di crescita sociale e di cultura”.